Durante l'incendio alla
discarica di Trento le centraline di rilevamento degli
inquinanti dell'Agenzia provinciale per la protezione ambientale
hanno rilevato "un picco di Pm 10, vettori delle particelle
inquinanti dalle 18 alle 20. Poi, progressivamente, con lo
spegnersi dell'incendi, i dati hanno avuto un miglioramento fino
poi ad esaurirsi con lo spegnimento dell'incendio". Lo ha detto
il direttore generale di Appa, Enrico Menapace.
"Ci sono poi da capire le ricadute sui terreni - ha aggiunto
- e stiamo valutando la situazione con la Fondazione Mach. La
sostanza tipica della combustione è la diossina, che si deposita
sui prodotti agricoli. Però, anche sulla base delle indicazioni
che abbiamo, un'accurata pulizia di ortaggi e frutta da orti
attenua fino a zero il rischio delle persone. Inoltre bisogna
lavarsi le mani se si frequentano spazi pubblici", ha concluso.
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