Il ritorno nella
cattedrale di Sansepolcro (Arezzo) della Trinità di Durante
Alberti (1538 circa-1613), pala d'altare realizzata tra il 1575
e il 1576, sarà presentato con una iniziativa il 16 aprile in
cui verrà evidenziato che si tratta di una donazione da parte di
Eleonora e Bruno Botticelli e di Fabrizio Moretti, antiquari che
ne sono gli attuali proprietari.
L'opera raffigura la Trinità e i santi Andrea apostolo, Maria
Maddalena e Cristina, è un olio su tela (cm 373 x 192,5) e
rappresenta le doti pittoriche di Durante Alberti, originario di
Sansepolcro e a lungo attivo a Roma, dove morì. Fu fra i pittori
incaricati di ornare gli altari nella Controriforma; eseguì
opere di severa impostazione spirituale grazie alla
frequentazione dell'ordine dei Cappuccini. La grande pala fu
realizzata per la cappella della famiglia Artini, o Aretini, ed
è ricordata nelle visite pastorali fin dal 1582, ma fu alienata
dalla cattedrale nel 1859 in un riallestimento della chiesa che
comportò l'eliminazione di ben 13 altari. Entrò quindi nella
collezione della famiglia Lilloni Alberti. Per le sue grandi
dimensioni, la tela era divisa in due frammenti, uno con la
Trinità e l'altro con i Santi Andrea, Maria Maddalena e
Cristina. I due frammenti furono acquistati a un'asta nel 2002 e
correttamente restaurati e riuniti dagli attuali proprietari.
Con la donazione, i proprietari intendono risarcire la
chiesa di una grave perdita subita in passato, e anche ricordare
i loro rispettivi genitori, Veria e Franco Botticelli, e Alfredo
Moretti. "La donazione - affermano Fabrizio Moretti e Bruno
Botticelli - oltre a legare la memoria dei nostri genitori alla
restituzione di un'opera importante, vuol essere gesto
significativo di affezione delle nostre famiglie nei confronti
del patrimonio culturale del nostro paese, di distensione e
positività per quei momenti difficili e di incomprensione tra il
pubblico e il privato", inoltre "abbiamo scelto questo momento
particolare in cui ricopriamo cariche importanti nel nostro
settore, rispettivamente come segretario generale della Biaf e
come presidente degli Antiquari d'Italia".
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