C'è anche uno studio sulla mummia
di un vescovo pistoiese di epoca medievale, tra i progetti
finanziati dalla Fondazione Caript di Pistoia nell'ambito della
prima sessione erogativa del 2022 che, riporta l'ente, è una
novità recente intrapresa per realizzare progetti che, per i
loro requisiti, non hanno la possibilità di partecipare con
successo ai bandi. Tra questi attuali tecnologie di biomedicina
saranno applicate alla ricerca che verrà condotta su una delle
figure più importanti del Medioevo a Pistoia: il beato Andrea
Franchi (1335-1401), domenicano, priore e vescovo di Pistoia
che, alla guida della Chiesa locale, svolse la sua missione a
favore dei poveri e degli ammalati, per portare pace nella
sanguinosa faida tra Panciatichi e Cancellieri. Il corpo del
beato, mummificato, giace nella chiesa di San Domenico a Pistoia
e sinora non è mai stato oggetto di indagine scientifica
medico-storica.
Nel 1600 il suo sepolcro venne aperto per lavori di restauro
e si narra che un odore soave fuoriuscisse dai santi resti. A
studiarne la salma sarà l'Università di Pisa, con esperti di
discipline sia umanistiche che scientifiche, per un intervento
che consentirà, dunque, di approfondire la conoscenza della
Pistoia del XIV secolo. Lo studio sul corpo mummificato del
vescovo Franchi è uno dei 71 progetti che hanno partecipato alla
prima sessione erogativa della Fondazione, 38 dei quali premiati
per un importo complessivo di oltre 260mila euro. I contributi
coprono fino al 50% dei costi complessivi.
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