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In evidenza
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Intervista a cuore aperto e sul filo
dell'emozione per Lory Del Santo a Domenica in che a Mara Venier
confessa di quella volta che Eric Clapton la voleva ingannare,
della sua infanzia, della famiglia, di chi l'ha aiutata e chi le
ha fatto del male e alla fine confessa: "Non mi sono mai
sposata, ho avuto tante proposte…". "Da bambina non ho mai avuto
sogni, cercavo solo di capire com'era il mondo perchè nessuno me
lo spiegava, ogni giorno c'era da imparare. Da bambina, alle
medie ed elementari, ero una piccola Truman Capote", racconta
Lory Del Santo. "La mia vita era una scuola. Imparavo ed
ascoltavo, questa era la mia tecnica, non potevo recriminare mia
madre che era povera, non avevo una bambola, il regalo a Natale
era un mandarino. Il punto è questo, se tu cresci nell'idea che
accetti la realtà, è l'unica maniera, se tu sei tesa per quello
che non hai, non sarai mai felice…" Poi la svolta con il viaggio
per Roma: "Sono partita, ho preso quel treno, senza nemmeno una
valigia. Non avevo nessuno, camminavo per via Del Corso, pensavo
qualcuno conoscerò, avevo un piccolo incentivo, avevo conosciuto
un uomo a Verona che mi portava a scuola la mattina con l'auto,
un amico, una persona meravigliosa, non c'è mai stato niente… mi
ha aiutato" E il capitolo doloso con Eric Clapton: "Lui… è stato
un'amore contrastato, proprio perché era il primo amore, il
primo figlio, mi diceva 'ti amo, voglio un figlio', lo volevo,
c'era questo entusiasmo… mi sono trasferita a Londra". Poi: ''È
sparito per sei mesi, poi mi ha chiamato il suo agente, 'dimmi
quanto vuoi così ti liberi…', non ho mai fatto cose per denaro,
quando questo mi ha detto 'quanto vuoi', uno ci pensa… ma gli ho
detto 'vedi questo numero dimenticalo', si chiamava Roger, lo
dico perché non è stato molto onesto… poi Eric mi ha scritto una
lettera verso i sei mesi, meravigliosa, mi chiedeva come stava
il bambino, voleva venire a trovarmi, siamo stati assieme, gli
ho detto che lo pensavo sempre, prima di dormire, lo pensavo
sempre… in verità era venuto per prendere la lettera, era la
prova che era il fatto che lui parlava del bambino, c'era la
prova del bambino, sono stata male…". Si emoziona parlando del
dolore per la scomparsa del secondo figlio Loren: "All'inizio
non riuscivo a stare in piedi per ore. Poi… ho detto cosa
faccio? Sto stralciata tutta la vita? No, mi sono alzata. Quando
poi ti alzi una volta, sei capace di alzarti ancora." Racconta
dell'assenza della famiglia: "Non mi ha aiutato la famiglia,
tutte le mie vicissitudini non c'è mai stata. E ti dirò di più,
è andata bene così… se queste persone non ti capiscono, meglio
che non parlavano, se sbagliano la parola… fanno peggio". E alla
fine un bilancio: "Ho vissuto la vita degli altri ma non la mia,
rincorri sempre tutto… mi ha voluto bene il pubblico, mi hanno
scritto dei messaggi profondi, qualcuno che ti vuole bene lo
puoi trovare ovunque, basta che fai vedere il cuore…".
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