"Non contemplo un confinamento nel
Paese". Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez in
un'intervista a La Sexta. "Penso che abbiamo gli strumenti per
essere in grado di affrontare e piegare la curva, e possiamo
farlo solo stando uniti".
"Guardando ai dati la situazione è preoccupante", ha
ammesso, rilevando comunque che in questa fase vengono rilevati
più pazienti asintomatici e c'è meno mortalità: "Il sistema è
molto più preparato" rispetto alla prima ondata dell'epidemia di
coronavirus.
Sanchez ha incoraggiato i cittadini a vaccinarsi contro
l'influenza nelle prime due settimane di ottobre. Intanto lunedì
parteciperà ad una riunione con le autorità locali della
Comunità di Madrid, la più colpita, per "aiutare".
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