Meno 8 milioni di copie vendute nella
varia (saggistica e fiction) con circa 134 milioni di euro di
fatturato persi nei primi quattro mesi del 2020, concentrati
tutti tra marzo e aprile. Sono i numeri della crisi che ha
travolto l'editoria italiana, secondo una ricerca
dell'Associazione Italiana Editori (AIE), in collaborazione con
Nielsen e IE-Informazioni Editoriali.
Ma volano, secondo l'indagine, gli store online diventati il
primo canale di acquisto dei libri, nelle prime 16 settimane del
2020, con una quota pari al 47% delle vendite di libri di varia
(fiction e non fiction), contro il 26,7% dell'anno precedente. E
i cambiamenti nei modi di acquisto degli italiani potrebbero non
terminare con la fine dell'emergenza. Stabile la Gdo al 7,3%,
le librerie calano dal 66,2% al 45%. Dal 9 marzo al 12 aprile,
cioè le settimane di chiusura, le librerie hanno perso l'85%
delle vendite. Ma questa percentuale, come evidenzia l'indagine
di Informazioni Editoriali, è il risultato della media tra chi,
chiuso completamente, ha perso il 100% del fatturato e chi,
organizzandosi con le consegne a domicilio e grazie anche a una
buona presenza sui social e alla fidelizzazione dei clienti, ha
ridotto il suo calo al 71%.
Che la rete sia sempre più strategica lo dimostra il fatto che,
prima della crisi, erano il 59% i lettori che dichiaravano di
acquistare sulla base di segnalazioni su blog, siti dedicati o
social network, adesso sono il 64%.
Secondo le stime Nielsen, il mercato dell'editoria di varia
(fiction e non fiction) in librerie, store online e grande
distribuzione organizzata (Gdo), dal primo gennaio al 3 maggio
2020, ha registrato una perdita netta di 90,3 milioni.
Considerando anche le vendite fuori dai canali rilevati dagli
istituti di ricerca (cartolibrerie, vendite dirette, fiere,
librerie specialistiche e universitarie) la perdita arriva a
circa 134 milioni di euro.
Paralisi nei lanci dei nuovi titoli: dal 16 marzo al 3 maggio,
gli editori distribuiti dai maggiori gruppi nazionali hanno
congelato il 91,1% delle uscite.
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