Una inchiesta del Pentagono ha
concluso che sono oltre 100 i civili rimasti uccisi in seguito
ad una bomba sganciata in un raid aereo Usa su un edificio di
Mosul, in Iraq, a marzo.
Stando alla ricostruzione della Difesa americana, la bomba ha
provocato una serie di esplosioni secondarie di ordigni piazzati
clandestinamente da miliziani dell'Isis, e sono state queste
esplosioni a provocare il crollo dell'edificio.
In particolare 101 civili sono
rimasti uccisi all'interno dell'edificio e altri quattro nelle
vicinanze, stando a quanto riferito da Matthew Isler della Air
Force americana che guida l'inchiesta.
Con tutta probabilità si tratta dell'episodio che ha
provocato il maggior numero di morti di civili dall'inizio nel
2014 della campagna aerea degli Usa contro l'Isis.
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