Sembrava uscita da un lager.
Magrissima, forse per denutrizione. Sarebbe questa la causa di
morte della donna asiatica trovata all'interno di una valigia
abbandonata lungo la banchina del porto canale di Rimini,
ritrovata sabato mattina. L'autopsia, eseguita stamani, non ha
evidenziato cause esterne che possano aver provocato la morte ed
esclude il decesso per asfissia o annegamento. È quindi
ipotizzabile che fosse in fin di vita quando è stata messa da
qualcuno all'interno della valigia. È ormai certo, inoltre, che
non si tratti della 36enne Xing Lei Li, cinese sparita alcuni
giorni fa durante una crociera con il marito. Oltre al fatto che
le altezze non combaciano (la donna trovata a Rimini era alta un
metro e settantatre, oltre 20 centimetri più alta della donna
scomparsa), ci sono le circostanze che la nave da crociera ha
toccato luoghi lontani oltre mille km da Rimini e poi lo stato
di sofferenza fisicanegli ultimi giorni di vita del cadavere.
La Squadra mobile della polizia continua a indagare.
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