"Ndicka? Sta bene, per quanto possa
star bene un ragazzo con un problema del genere". Lo ha detto
Daniele De Rossi nella conferenza stampa alla vigilia della
sfida con il Milan. A chi gli chiede quale insegnamento si possa
trarre dalla decisione di sospendere la partita ha risposto:
"Abbiamo ricevuto dei complimenti per una cosa normale, abbiamo
gestito insieme quello che ci sembrava automatico e sensato
fare. Se ne traiamo insegnamento vuol dire che siamo messi male
come società...Penso che qualunque allenatore e giocatore
avrebbe agito così, perché quando c'è un dubbio come quello,
pensando che potesse essere un infarto, per rispetto di tutti
non si poteva continuare. Siamo stati uniti in questo, non c'era
una persona che volesse riprendere a giocare. E' stato bello
riscoprirci famiglia in questi momenti".
Sulla possibilità di completare la gara di Udine il 25 aprile
ha concluso: "Se ne stanno occupando i dirigenti, sappiamo che
ci sono poche date ed è una difficoltà per chi organizza, anche
se penso che sia un bene perché vuol dire che siamo andati
avanti in Europa. Per questo il calcio italiano deve tutelare
chi va avanti nelle competizioni e anche le altre, così come la
regolarità del campionato".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA