Due mesi fa lo sbarco a Lione, dopo 30 giorni le ferite al volto dopo il terribile assalto al pullman della squadra diretto al Vélodrome di Marsiglia, oggi l'esonero: l'avventura di Fabio Grosso sulla panchina dell'Olympique Lione è stata tutta in salita, è durata poco e si è conclusa con risultati magri: 7 punti in 12 partite, una sola vittoria, 3 pareggi e 4 sconfitte, squadra ultima in classifica.
Il comunicato del club ha confermato nel pomeriggio la notizia dell'esonero diffusa in mattinata dal quotidiano sportivo L'Equipe: "tenuto conto dei risultati ottenuti e dopo un'analisi approfondita della situazione, l'OL ha deciso di avviare la procedura per rottura del contratto di lavoro con Fabio Grosso e i suoi collaboratori, Raffaele Longo, Francesco Vaccariello, Vittorio Carello e Mauro Carretta".
A sostituirlo in queste ore sarà il responsabile delle formazioni giovanili, Pierre Sage, ma la società è attivissima nella ricerca del successore. Il presidente, l'uomo d'affari americano John Textor, e il direttore sportivo David Friio, che stamattina hanno rotto gli indugi rinunciando all'ex azzurro campione del mondo nel 2006, sono sulle tracce di Bruno Genesio, appena scaricato dal Rennes. Ma le voci interne al club non escludono sorprese come Igor Tudor e Jorge Sampaoli.
La crisi del Lione, finito 7/o e fuori dalle coppe europee l'anno scorso, è diventata drammatica nelle ultime settimane. Domenica scorsa, la sconfitta contro il Lille ha fatto precipitare la situazione. La dirigenza pretende una sterzata dal momento che le prossime sono partite chiave: sabato a Lens e, soprattutto, mercoledì prossimo a Marsiglia, per recuperare il match che non si poté disputare il 29 ottobre per l'assalto degli ultrà marsigliesi al pullman del Lione, con il ferimento al volto di Fabio Grosso, al quale furono applicati 12 punti di sutura.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA