"Cara Giorgia, noi non siamo tuoi sudditi, non ci metti a cuccia". E' finita la "fase zen" per Matteo Renzi, senatore, fondatore e leader di Italia Viva, che festeggia i suoi 50 anni a Firenze rilanciando la sfida alla premier Giorgia Meloni. "E' molto diversa da come sembra", sostiene, e "dice sempre la cosa che la gente si vuol sentire dire, ma poi nella quotidianità mancano le risposte" e il suo governo "ha al suo fianco pezzi della comunicazione e della stampa", ma "i giornalisti sono quelli che fanno le domande alla premier, non quelli che fanno le marchette".
Una folla ben oltre le mille persone, duemila secondo gli organizzatori, è arrivata stamani con lo stato maggiore di Iv per l'evento 'Next' al teatro Cartiere Carrara di Firenze, luogo che nella mitologia renziana è il teatro della festa per la vittoria alle primarie Pd del 2013, preludio all'ascesa a Palazzo Chigi poche settimane dopo. Il festeggiato, accolto sul palco dalle note di 'Forever young' degli Alphaville, è arrivato con un po' di ritardo, dovuto, come spiegato da Renzi su X, ai problemi di giornata del traffico ferroviario in tilt. "Si vede che Salvini è rientrato a tempo pieno al ministero", ha ironizzato Renzi che ha annunciato anche l'uscita del suo libro su Giorgia Meloni 'L'influencer', in libreria il 18 marzo e la prossima edizione della Leopolda dal 3 al 5 ottobre.
L'ex premier è stato durissimo sulla vicenda Open: "Un' indagine chiaramente incostituzionale, illegale e illegittima", che "ha ucciso sul nascere i progetti di crescita di Italia Viva". E, tuttavia, sostiene il leader di Iv, i numeri oggi modesti del partito sono destinati a essere rivalutati: "Quel 2-3% tra due anni sarà decisivo, abbiamo due anni di tempo per riempire di contenuti questo centro che guarda a sinistra", sostiene citando la formula degasperiana, perché "il grande asset di Giorgia Meloni è che non ha dall'altra parte gente che si mette assieme". Non parla dei potenziali alleati del 'campo largo', Renzi, e nemmeno dei protagonisti potenziali dell'area centrista, perché "non abbiamo bisogno di nomi, ma di capire cosa vogliamo fare sui temi", bensì rivendica le battaglie del suo governo: dal gasdotto Tap, che ha "salvato il paese", agli investimenti nella cultura, con un omaggio a Blair sul tema dell'immigrazione: "L'accoglienza è rispettare le regole", dice, invece "il governo Meloni ha messo 800 milioni per fare un canile in Albania". Al termine, pranzo per tutti: 'offre' Marco Travaglio condannato per diffamazione. afferma Renzi, e la platea esulta col suo leader.
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In diretta da Firenze per festeggiare io miei 50 anni insieme a voi https://t.co/H1CDjybIOP
— Matteo Renzi (@matteorenzi) January 11, 2025
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