"Non c'è una posizione comune a
27 sul non riconoscere Vladimir Putin come presidente legittimo
della Russia. La realtà è che è al Cremlino e prende decisioni,
l'Ue si è già espressa sulla natura del processo elettorale dopo
le elezioni". Lo ha detto un portavoce della Commissione Europa,
commentando la differenza rispetto a posizioni del passato, ad
esempio sul leader siriano Bashar al-Assad o quello bielorusso
Alexander Lukashenko.
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