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Al G20 un'intesa al ribasso sull'Ucraina, Kiev delusa

Al G20 un'intesa al ribasso sull'Ucraina, Kiev delusa

Ingresso dell'Ua e piano anti-Bri ma pochi progressi sul clima

NEW DELHI, 10 settembre 2023, 08:30

dell'inviato Antonio Fatiguso

ANSACheck

G20 © ANSA/EPA

G20 © ANSA/EPA
G20 © ANSA/EPA

I leader del G20 salvano l'unità al prezzo di un accordo al ribasso sull'Ucraina (che delude Kiev), tra gli sforzi sulla transizione energetica e la lotta ai cambiamenti climatici che non soddisfano appieno le attese. Il premier indiano Narendra Modi evita, con l'appoggio del presidente americano Joe Biden, che il suo summit a New Delhi si concluda per la prima volta senza una dichiarazione finale, incassa l'ingresso a pieno titolo dell'Unione africana nel gruppo dei principali Paesi più industrializzati ed emergenti e fa approvare varie iniziative, tra cui la Global Biofuel Alliance per favorire la diffusione dei biocarburanti e la transizione energetica a livello globale.

Lo scoglio principale sul linguaggio da usare, amplificato dalle assenze dei presidenti cinese Xi Jinping e russo Vladimir Putin (su cui pende un mandato d'arresto internazionale per la guerra in Ucraina), è stato risolto con la denuncia "dell'uso della forza" in Ucraina per le conquiste "territoriali" e con l'omissione dell'aggressione della Russia. "Una formula annacquata rispetto a quella del G20 di Bali di novembre 2022, necessaria per la riuscita del summit e della presidenza indiana", ha confidato all'ANSA un'autorevole fonte. La dichiarazione dei leader, approvata in modo inusuale al primo giorno di vertice, ricorda "la discussione di Bali, dove abbiamo ribadito le nostre posizioni nazionali e le risoluzioni adottate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite", entrambe approvate a maggioranza.

 

E poi, tutti gli Stati "devono agire in modo coerente con gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite nella sua interezza", astenendosi "dalla minaccia o dall'uso della forza per perseguire acquisizioni territoriali contro l'integrità territoriale e la sovranità o l'indipendenza politica di qualsiasi Stato". Il G20 richiede la "piena, tempestiva ed efficace attuazione" dell'accordo sul grano, "efficace per garantire consegne immediate e senza ostacoli di grano, prodotti alimentari e fertilizzanti e input agricoli provenienti dalla Russia e dall'Ucraina". Nessun riferimento alla rottura di Mosca dell'accordo mediato da Onu e Turchia.

Nella dichiarazione finale di Bali, fu usato il termine "guerra" contro il volere di Russia e Cina, con la "condanna" da parte della "maggioranza dei membri". Forte il contrasto dei toni e forte, come prevedibile, la delusione di Kiev: "L'Ucraina è grata ai partner che hanno cercato di includere una formulazione forte nel testo. Allo stesso tempo, il Gruppo dei 20 non ha nulla di cui essere orgoglioso", ha notato con amarezza Oleg Nikolenko, portavoce del ministero degli Esteri ucraino. Sul fronte del clima, I leader del G20 spingono sul fronte della transizione energetica e il cambiamento climatico e si impegnano a sostenere gli sforzi per triplicare la capacità globale di energia rinnovabile entro il 2030. Mentre mancano gli impegni temporali sull'eliminazione dei combustibili fossili, a dispetto delle indicazioni dell'Onu ad "accelerare gli sforzi verso l'eliminazione graduale dell'energia a carbone".

Un'ombra sulle prossime scadenze, a partire dalla Cop28. Intanto, Biden mette a segno un colpo contro la Belt and Road cinese grazie ad un accordo multinazionale ('Partnership for global infrastructure and investment and India-Middle East-Europe economic corridor') sul nuovo progetto di corridoio economico e infrastrutturale per collegare India, Medio Oriente e Europa. Dopo la firma del memorandum, Biden (che stringe poi la mano al principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, avviando una prova di disgelo) ha detto che si tratta di un "vero grande affare" che collegherà i porti di due continenti e porterà a un "Medio Oriente più stabile, più prospero e integrato", con "infinite opportunità" per l'energia pulita, l'elettricità pulita e la posa di cavi per collegare le comunità. Alla presentazione, a cui è intervenuta anche la premier Giorgia Meloni, Modi ha espresso piena soddisfazione: "Oggi, mentre ci imbarchiamo in una così grande iniziativa di connettività, stiamo gettando i semi affinché le generazioni future possano sognare in grande". Infine un giallo, segnale delle tensioni Usa-Cina. Pechino si è opposta all'idea della prevista presidenza G20 americana nel 2026, seguendo una rotazione consolidata: i funzionari cinesi hanno dato voce a New Delhi alla loro opposizione, ma il tentativo è fallito. 

 

 

 

 

Ecco i punti della dichiarazione adottata dai leader del G20 a New Delhi

'Impegno a triplicare energie rinnovabili entro 2030'

I leader del G20 spingono sul fronte della transizione energetica e il cambiamento climatico e si impegnano a sostenere gli sforzi per triplicare la capacità globale di energia rinnovabile entro il 2030. Il gruppo delle principali economie sviluppate ed emergenti "perseguirà e incoraggerà gli sforzi per triplicare la capacità di energia rinnovabile", riporta la dichiarazione finale dei leader, approvata nel primo dei due giorni di lavori. "Ci impegniamo ad accelerare urgentemente le nostre azioni per affrontare le crisi ambientali e le sfide, compreso il cambiamento climatico", si legge ancora nel testo di quasi 40 pagine.

'Chiediamo la piena attuazione dell'accordo sul grano'

Il G20 richiede la "piena, tempestiva ed efficace attuazione" dell'accordo sul grano, "efficace per garantire consegne immediate e senza ostacoli di grano, prodotti alimentari e fertilizzanti e input agricoli provenienti dalla Federazione Russa e dall'Ucraina. Questo è necessario per soddisfare la domanda nei Paesi in via di sviluppo e meno sviluppati, in particolare quelli africani", si legge nella dichiarazione adottata dal G20 di New Delhi.

'Aumentare sostanzialmente gli investimenti per il clima' 

"Riconosciamo la necessità di maggiori investimenti globali per raggiungere i nostri obiettivi climatici dell'accordo di Parigi, di aumentare rapidamente e sostanzialmente gli investimenti e la finanza climatica da miliardi a trilioni di dollari a livello globale da tutte le fonti". 

'Basta attacchi a infrastrutture alimentari ed energia'

"Enfatizzando l'importanza di sostenere la sicurezza alimentare ed energetica, noi abbiamo chiesto la cessazione della distruzione militare o di altri attacchi a infrastrutture rilevanti. Abbiamo anche espresso profonda preoccupazione per l'impatto negativo che i conflitti hanno sulla sicurezza dei civili, esacerbando così le fragilità e le vulnerabilità socioeconomiche esistenti e ostacolando una risposta umanitaria efficace": così nella dichiarazione del G20 in un paragrafo successivo a quello in cui si chiede la piena attuazione dell'accordo sul grano, in cui non si citano i recenti attacchi contro l'Ucraina.

'Nessun impegno sullo stop ai combustibili fossili'

I leader del G20 spingono per la transizione energetica e la lotta ai cambiamenti climatici, ma a sorpresa non menzionano impegni temporali sull'eliminazione dei combustibili fossili. A dispetto dei molteplici segnali negativi sulla crisi climatica, i leader hanno affermato di riconoscere l'importanza di "accelerare gli sforzi verso l'eliminazione graduale dell'energia a carbone". L'assenza di impegni definiti stona anche considerando che il documento dei leader è maturato all'indomani del rapporto dell'Onu che ha rimarcato come l'eliminazione graduale dei combustibili fossili sia "indispensabile" per lo zero netto delle emissioni.

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