"Un disastro umanitario". Così il Consiglio norvegese per i rifugiati (Nrc), impegnato nel dare soccorso alle popolazioni locali, ha descritto oggi la situazione delle migliaia di civili intrappolati a Falluja o che fuggono dalla città che le forze governative irachene stanno cercando di strappare all'Isis.
"Non c'è assolutamente alcun passaggio sicuro per i civili che fuggono da Falluja - ha detto Jan Egeland, segretario generale dell'organizzazione - nessun posto sicuro dove non rischino la vita. Rischiano di vedersi sparare addosso, o di venire uccisi da ordigni lungo la strada, o di annegare mentre attraversano il fiume (Eufrate). Inoltre quelli che riescono a fuggire scoprono che c'è ben poco che possiamo offrire loro. Stiamo esaurendo le scorte di cibo, acqua potabile e medicinali".
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