La lotta interna al Movimento al
socialismo (Mas) al potere in Bolivia sta attraversando il suo
momento più critico per le denunce contro l'ex presidente e
leader del partito, Evo Morales, nonché per le misure di
pressione che lui stesso esercita contro l'esecutivo di Luis
Arce attraverso le organizzazioni sociali che lo sostengono. Il
clou è rappresentato da un'indagine per traffico di esseri umani
e stupro in cui Morales è accusato di aver messo incinta
un'adolescente quando era capo dello Stato.
Il ministro del Governo, Eduardo Del Castillo, ha sfidato
Morales a provare a dimostrare la sua innocenza, invece di
creare conflitti, e ha aggiunto che il popolo boliviano ha il
diritto di conoscere la verità.
"Se mi denunciano per un atto di stupro, chiedo subito di
prelevarmi un campione di sangue, di strapparmi un capello e di
fare il test del Dna, dimostrando che sono innocente. Questo è
quello che dovrebbe fare il signor Morales", ha detto Del
Castillo in dichiarazioni ai media nella città di El Alto.
Dalla scorsa settimana, i seguaci di Morales attuano blocchi
delle principali arterie stradali causando gravi perdite
economiche al Paese.
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