Sono già 455 i casi di
violenza politica registrati in Brasile nel corso del 2024, con
il numero di omicidi (finora 15), aggressioni, coercizioni
psicologiche e pressioni economiche in aumento con l'avvicinarsi
del primo turno delle elezioni comunali previsto il 6 ottobre.
Secondo uno studio dell'Università statale di Rio de Janeiro
(Unirio) publicato da GloboNews infatti, se nel primo trimestre
dell'anno gli episodi di violenza sono stati 68, nel secondo
sono saliti a 155 e nel terzo a 232. In 173 casi a entrare nel
mirino sono stati candidati alle elezioni del 2024.
San Paolo è lo Stato che guida la statistica, con 29
incidenti, seguito da Rio de Janeiro, con 20. Nei due stati sono
stati registrati due omicidi di candidati nelle ultime 24 ore,
nelle città di Santo André e Nova Iguaçu.
L'incidenza "è già molto più alta rispetto a quella
registrata prima delle elezioni municipali del 2020 e delle
presidenziali e statali del 2022 e, considerato che manca ancora
una settimana al primo turno delle elezioni, ci aspettiamo
ulteriore aumento della violenza", ha affermato il ricercatore
dell'Osservatorio sulla violenza politica ed elettorale di
Unirio, Pedro Bahia, mostrando preoccupazione per i prossimi
giorni. A ridosso del voto "i candidati tendono ad apparire di
più per fare campagna elettorale per le strade, partecipare ad
eventi" e risultano "più esposti fisicamente alle violenze,
oltre che virtualmente alle minacce sui social media", conclude.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA