E' entrata in vigore oggi in
Argentina la Legge sulla promozione dei grandi investimenti
(Rigi), uno degli assi portanti del programma economico del
governo ultraliberista di Javier Milei. Si tratta di un regime
speciale che include incentivi, benefici e agevolazioni tanto di
tipo fiscale come giuridico per investimenti privati superiori
ai 200 milioni di dollari.
Secondo quanto si legge nella regolamentazione pubblicata
oggi nella Gazzetta Ufficiale il regime riguarda esclusivamente
progetti di sviluppo nei settori minerario, dell'energia,
dell'industria agricola e forestale, delle infrastrutture, della
tecnologia, del turismo e delle opere pubbliche.
Tra le agevolazioni previste figurano ampie esenzioni
impositive come una riduzione del 25% della tassa sul reddito,
la deduzione dell'Iva, l'esenzione dal pagamento dei diritti di
importazione per l'acquisto di beni capitali, e l'esenzione
completa dal pagamento dei diritti di esportazione nei primi tre
anni.
Il regime prevede inoltre incentivi specifici in materia
cambiaria, come l'esenzione parziale dall'obbligo di depositare
nel sistema bancario locale la valuta estera generata dalle
esportazioni. Nei primi due anni dopo l'inizio
dell'investimento, le aziende potranno infatti "liquidare" solo
il 20% della valuta estera, il 40% nel terzo anno e il 100% nel
quarto anno.
Dal punto di vista giuridico il regime assicura che qualsiasi
eventuale controversia sugli investimenti sarà risolta non
nell'ambito della giustizia locale ma nell'ambito del Centro
internazionale per il regolamento delle controversie relative ad
investimenti (Ciadi) della Banca mondiale.
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