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Netanyahu ammette: non riusciamo a ridurre le vittime civili a Gaza

Netanyahu ammette: non riusciamo a ridurre le vittime civili a Gaza

Raid in Cisgiordania, fonti palestinesi: almeno 2 morti e 7 feriti

17 novembre 2023, 07:09

di Massimo Lomonaco

ANSACheck

L 'ESERCITO ISRAELIANO ANCORA ALL 'OPERA NELL 'OSPEDALE AL-SHIFA © ANSA/AFP

L 'ESERCITO ISRAELIANO ANCORA ALL 'OPERA NELL 'OSPEDALE AL-SHIFA © ANSA/AFP
L 'ESERCITO ISRAELIANO ANCORA ALL 'OPERA NELL 'OSPEDALE AL-SHIFA © ANSA/AFP

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato Hamas per gli sforzi "infruttuosi" volti a ridurre al minimo le morti civili a Gaza. In una intervista alla Cbs, Netanyahu ha affermato che Israele sta facendo tutto il possibile per tenere i civili lontani dal pericolo mentre combatte Hamas nella Striscia, anche "lanciando volantini" che li avvertono di fuggire, ma che i suoi tentativi di ridurre al minimo le vittime "non hanno avuto successo". Il premier israeliano ha ribadito che l'obiettivo della sua campagna militare è distruggere Hamas: "Cercheremo di portare a termine il lavoro con perdite civili minime. Questo è ciò che stiamo cercando di fare: ridurre al minimo le vittime civili. Ma sfortunatamente non ci siamo riusciti". Netanyahu ha aggiunto che non ci potrà essere un ritorno alle "strategie fallite" nel trattare con Hamas a Gaza e ha ribadito che Israele non sta cercando di occupare Gaza ma vuole che vi sia una responsabilità militare complessiva per "prevenire il riemergere del terrorismo: dobbiamo smilitarizzare e deradicalizzare" la Striscia. "Abbiamo bisogno di un cambiamento culturale", ha continuato il premier aggiungendo che deve esserci un "futuro diverso sia per gli israeliani che per i palestinesi".

Fonti palestinesi nella città di Jenin, in Cisgiordania, affermano che due persone sono state uccise e sette ferite durante un'operazione militare israeliana nelle prime ore di oggi. Lo riportano i media locali. Secondo il rapporto, alcune persone sono rimaste ferite in un attacco aereo e altre da colpi di arma da fuoco. Due dei feriti sarebbero in gravi condizioni. I rapporti affermano inoltre che le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno circondato l'ospedale Ibn Sina della città. L'esercito di Israele ha arrestato due paramedici e ordinato l'evacuazione del nosocomio, riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Le Idf hanno circondato l'ospedale da tutti i lati e perquisito le ambulanze, secondo fonti palestinesi.

Il capo della diplomazia americana Antony Blinken ha chiesto a Israele di adottare misure "urgenti" per porre fine alla violenza dei coloni contro i palestinesi in Cisgiordania. Blinken, che si trova a San Francisco per un vertice Asia-Pacifico, ha lanciato l'appello in una conversazione telefonica con Benny Gantz, un leader dell'opposizione israeliana che si è unito al gabinetto di guerra del primo ministro Benjamin Netanyahu. Blinken "ha sottolineato l'urgente necessità di adottare misure concrete per disinnescare le tensioni in Cisgiordania, anche affrontando i crescenti livelli di violenza da parte dei coloni estremisti", ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Matthew Miller. Blinken ha anche parlato con Gantz degli sforzi diplomatici per liberare gli ostaggi di Hamas.

 

 

Mentre Israele afferma di essersi assicurato il controllo della parte ovest di Gaza City, dicendosi pronto ad aprire una nuova fase nell'operazione di terra, il corpo di una donna rapita da Hamas lo scorso 7 ottobre è stato rinvenuto dai soldati. Lo hanno trovato in una struttura vicino all'ospedale al Shifa, dove da giorni è in corso una caccia ai miliziani nella speranza di ritrovare alcune delle persone prese in ostaggio. Secondo l'esercito la donna è stata uccisa. Si chiamava Yehudit Weiss, aveva 65 anni e, ha spiegato il portavoce militare israeliano, era stata rapita nel kibbutz Beeri, a ridosso della Striscia, dove il marito ha trovato la morte. Il portavoce ha spiegato anche che nel luogo dove è stato scoperto il cadavere è stato trovato dell'equipaggiamento militare, compresi alcuni fucili Kalashnikov e un lanciagranate.

 

L'ospedale al Shifa resta un elemento centrale delle operazioni delle truppe di terra israeliane, che continuano a presidiare una parte della struttura con operazioni "focalizzate" nei vari edifici, piano per piano: un'attività - è stato spiegato - collegata proprio agli ostaggi. Se Hamas - che ha riferito di 200 medici e infermieri uccisi - ha denunciato la "distruzione di alcuni reparti" dell'ospedale, il portavoce militare israeliano ha fatto sapere che l'esercito - sono più di 50 i soldati morti in combattimento - ha in suo possesso "informazioni chiare" che indicano una connessione tra l'attività di Hamas nello Shifa e gli ostaggi. Così come - ha aggiunto - "nuove prove" che rivelano una rete di tunnel della fazione islamica sotto l'ospedale. Sono state infatti ritrovate "armi e materiale di intelligence, comprese informazioni relative agli attacchi di Hamas del 7 ottobre". In uno dei pc portatili rinvenuti in uno dei reparti, poi, è stata trovata l'immagine della soldatessa Ori Megidish - poi liberata - scattata prima di essere catturata. Hamas, in un comunicato diffuso a Beirut, sottolinea come allo Shifa i soldati israeliani abbiano orchestrato una messa in scena, mostrando armi, munizioni, computer e uniformi militari sugli scaffali delle corsie come se si fosse in un supermercato.

 

Ma l'esercito israeliano ribatte: quanto trovato per ora "è solo la punta dell'iceberg. Hamas non era qui - si sostiene - perchè ha capito che stavamo arrivando. Questo è probabilmente ciò che sono stati costretti a lasciarsi alle spalle". Intanto il ministero della sanità dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) denuncia come "nell'ospedale non c'è né acqua né cibo, né per i pazienti né per il personale". E una fonte - riferita dalla Bbc che non ha potuto verificare il contenuto delle affermazioni - ha detto che "i soldati sono ovunque, sparano in tutte le direzioni". L'esercito israeliano ha tuttavia smentito questa ricostruzione, sostenendo di essere al lavoro "con discrezione, pazienza e completezza".

 

L'Onu nel frattempo ha denunciato che 18 ospedali della Striscia sono stati chiusi ed evacuati dall'inizio delle ostilità, di cui 3 - Nasser, Rantisi e al Quds - negli ultimi tre giorni. La Mezzaluna Rossa ha invece fatto sapere che l'al-Ahil - altro ospedale della Striscia a Gaza - pur operativo "è attualmente sotto assedio da parte dei carri armati israeliani". La strategia militare israeliana - dopo che l'esercito ha annunciato la presa del porto di Gaza sottratto ad Hamas - è stata illustrata dal ministro della Difesa Yaov Gallant. L'esercito, ha spiegato, ha completato la "cattura e il rastrellamento della parte occidentale di Gaza City".

 

Ora l'operazione di terra dell'esercito si "sta muovendo verso la fase successiva". Ismail Haniyeh, capo politico di Hamas - la cui casa è stata bombardata a Gaza - dall'estero ha però lanciato l'ennesimo avvertimento: "Se il nemico vuole che la battaglia sia lunga, la nostra capacità è ancora più lunga". Intanto Hamas ha portato il conflitto in Cisgiordania dove ha rivendicato un attentato compiuto ad un posto di controllo vicino Betlemme da 3 suoi miliziani, poi uccisi. Nello scontro a fuoco è morto un soldato israeliano e altri 5 sono rimasti feriti. Le scintille del conflitto si riverberano quindi al nord di Israele, dove gli Hezbollah continuano a lanciare razzi ai quali l'artiglieria israeliana ha risposto centrando una postazione della milizia sciita. La situazione umanitaria nella Striscia intanto continua a precipitare: tutti i servizi di telecomunicazione sono stati interrotti a causa dell'esaurimento di tutte le fonti di energia che sostenevano la rete.

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