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Zelensky, la superiorità aerea russa frena l'offensiva

Zelensky, la superiorità aerea russa frena l'offensiva

Droni sui seggi allestiti da Mosca. Lavrov: 'Sabotano i gasdotti'

ROMA, 08 settembre 2023, 22:16

di Francesco Betrò

ANSACheck

TELEGRAM MINISTRO AFFARI INTERNI DELL 'UCRAINA - RIPRODUZIONE RISERVATA

TELEGRAM MINISTRO AFFARI INTERNI DELL 'UCRAINA - RIPRODUZIONE RISERVATA
TELEGRAM MINISTRO AFFARI INTERNI DELL 'UCRAINA - RIPRODUZIONE RISERVATA

 I primi 10 carri armati Leopard 1 donati da Danimarca, Germania e Paesi Bassi sono arrivati in Ucraina, ma è sulla difesa dei cieli che torna a polemizzare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: è la superiorità aerea russa a frenare la controffensiva ucraina. Intervenendo al Forum strategico europeo di Yalta a Kiev, Zelensky è anche tornato ad attaccare i critici delle strategie del suo esercito, oltre al rallentamento nelle sanzioni alla Russia e nelle forniture di armi a Kiev da parte dell'Occidente: "Oggi i nostri passi sono probabilmente più veloci dei nuovi pacchetti di sanzioni", ha osservato, ribadendo tra l'altro l'accusa a Vladimir Putin di aver ucciso il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin, "almeno queste sono le informazioni che abbiamo".

Intanto piovono droni sui seggi di Kherson, una delle tante sezioni elettorali che i russi hanno messo in piedi nei territori occupati dell'Ucraina in un voto che Kiev, ma non solo, ha definito "una farsa" senza alcun valore. Da Mosca fanno sapere di aver intercettato gli attacchi, ma dall'area di Berdyansk, sotto controllo delle forze del Cremlino, arrivano notizie di esplosioni e di fumo che si diffonde in diverse aree della città. L'esercito ucraino non si starebbe limitando a questo e, secondo quanto denunciato dal ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, avrebbe preso di mira i gasdotti Turkish Stream e Blue Stream nel Mar Nero, tentando di sabotarli come già successo con il Nord Stream.

Il voto nei territori occupati era già iniziato il 31 agosto dalla regione di Zaporizhzhia, per poi continuare nelle aree del Lugansk e Kherson a partire dal 2 settembre. Poi il Donetsk e la Crimea. Ma il processo è lungo e si svolgerà in concomitanza con quello in Russia, aperto l'8 settembre e che terminerà il 10. Al voto 50 regioni del Paese, compresa Mosca, dove si prevede che il sindaco Serghei Sobyanin rimarrà in carica visto che gode del sostegno del Cremlino. Lo pseudo processo elettorale non frena la guerra sul campo. Le truppe russe hanno lanciato attacchi missilistici contro Zaporizhzhia e Sumy, ma hanno colpito con un missile Iskander anche la città natale del presidente ucraino Volodomyry Zelensky, Kryvvi Rih, uccidendo almeno una persona e ferendone altre 72 in seguito all'attacco su una stazione di polizia. Altre tre persone sono state uccise in un raid aereo nella regione di Kherson. Dopo i colloqui fallimentari tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan, il grano rimane al centro del dibattito. Kiev sta provando a rafforza il corridoio alternativo a quello del Mar Nero, previsto nell'accordo fatto saltare dalla Russia a luglio, ma secondo l'intelligence britannica le rotte fluviali e terrestri per l'esportazione dei cereali "è improbabile" che possano eguagliare la capacità di quelle previste nel precedente patto. A scuotere gli animi dei vertici ucraini è arrivata oggi anche un'indiscrezione della Bild. Il segretario dell'Onu António Guterres avrebbe avanzato quattro proposte in una lettera "segreta" del 28 agosto al ministro russo Lavrov per rinnovare l'accordo sul grano ucraino. Una notizia che ha portato il consigliere del presidente ucraino, Mykhailo Podolyak, a definire l'Onu come la "principale lobby dei criminali di guerra" che in questo modo non fa altro che "prolungare la vita del regime di Putin".  

Podolyak: nessun ruolo di mediazione per il Papa, è filorusso

Mykhailo Podolyak, capo consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in una lunga e polemica conversazione con Oksana Kharkovska sul Canale 24 dell'Ucraina (rilanciata dal sito di informazione vaticana 'Il Sismografo') ha affermato: "Nessun ruolo di mediazione per il Papa, è filorusso, non credibile".

Kiev esclude quindi la possibilità di una mediazione vaticana per risolvere il conflitto militare in territorio ucraino. Podolyak ha fatto cenno anche ad investimenti della Russia nella Ior. 

Podolyak, secondo quanto riporta il sito della tv ucraina Canale 24, ha affermato: "Il Vaticano non può avere alcuna funzione di mediazione, perché sarebbe una funzione che ingannerebbe l'Ucraina o la giustizia", aggiungendo che Kiev, in questa situazione, non riceverà una "giusta valutazione" dal Vaticano. Podolyak ha criticato l'appello di papa Francesco ai giovani cattolici in Russia. "Non ha senso parlare di un mediatore chiamato Papa Francesco se questi assume una posizione filorussa che è del tutto evidente a tutti", ha detto il consigliere di Zelensky. Inoltre ha fatto un riferimento ad investimenti della Federazione Russa nella banca vaticana: "Dobbiamo guardare agli investimenti che la Russia sta facendo nella Banca Vaticana, dobbiamo analizzare questo in modo un po' più dettagliato".

Putin attacca l'Occidente

"Il conflitto in Ucraina è stato provocato deliberatamente dall'Occidente, anche per limitare lo sviluppo della Federazione russa". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dalle agenzie russe.

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