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Nelle Marche 35.480 imprese femminili nel 2023, -3,9%

Nelle Marche 35.480 imprese femminili nel 2023, -3,9%

Report Camera Marche evidenzia calo 1.200 imprese, 90% d'ufficio

ANCONA, 06 marzo 2024, 17:48

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sono 35.480 (-3,9%) le imprese femminili registrate delle Marche al termine del 2023, oltre 1.200 in meno a distanza di dodici mesi dalla precedente rilevazione di fine anno. Calo dovuto al 90% (1.129 imprese) a cancellazioni d'ufficio concentrate soprattutto in provincia di Ancona e Ascoli Piceno. E' quanto emerge dal report diffuso da Camera Marche in occasione dell'8 marzo, Giornata Internazionale della Donna.
    La diminuzione delle imprese femminili delle Marche ha toccato tutte le province, ma si è particolarmente concentrata in quelle di Ancona (9.261 imprese "rosa" al termine del 2023, -672 rispetto a fine 2022) e di Ascoli Piceno (5.217; -392). Il tasso di femminilizzazione più elevato nelle province di Macerata (8.330 imprese femminili; 24,2% la loro incidenza sulle imprese totali della provincia), e Fermo (4.583; 23,9%); mentre nelle province di Ancona e Ascoli Piceno esso si conferma allineato alla media regionale: 23,2%. Sotto media la provincia Pesaro-Urbino (8.089; 21,8%).
    Nelle Marche le imprese a titolarità femminile si concentrano soprattutto nelle altre attività di servizi, con 4.058 imprese registrate e un tasso di femminilizzazione pari a 57,5%. In un contesto marchigiano che appare poco favorevole all'imprenditoria giovanile, l'imprenditoria femminile fa rilevare una quota maggiore di imprese giovanili al suo interno, è ciò vale tanto per le Marche (8,7%) quanto per l'Italia (10,6%).
    "È evidente che esiste un ritardo culturale del nostro Paese rispetto ai ruoli di genere, le quote rosa, i differenziali tra i salari e credo che la situazione attuale esiga correttivi di tipo politico, economico, sociali e di welfare", commenta Federica Capriotti, Comitato Imprenditoria Femminile Camera Marche. "Ma visto che sono un'imprenditrice e sono abituata a essere ottimista e fiduciosa, credo che su queste tematiche la strada verso un futuro migliore è stata tracciata dai Governi europei", conclude.
   

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