Introdurre anche in Italia i
depositi vincolati all'inflazione, come avviene in Francia e
Spagna, destinando parte della liquidità raccolta alle imprese.
Lo propone il segretario generale della Fabi Lando Sileoni
dai microfoni di Sportello Italia su Radio Rai Uno.
"L'aumento degli investimenti in titoli di stato da parte dei
piccoli risparmiatori - spiega - è legato al fatto che i tassi
sui conti correnti sotto l'1% e sui depositi tra il 2,5 e il 3%
in media in Italia, sono tra i più bassi in Europa e spingono le
famiglie a scelte diverse". Un fenomeno che, a suo dire, si
verifica soprattutto nei periodi in cui "l'inflazione altissima
erode i risparmi e il potere d'acquisto del denaro lasciato in
banca", così il risparmio si dirootta sui Btp, che "rendono
attorno al 4%, secondo le varie scadenze e offerte".
Una situazione che, conclude Sileoni, "potrebbe essere
riequilibrata se, faccio una proposta, in Italia si cominciasse
a ragionare su forme d'investimento diverse, come in Francia e
Spagna, dove le banche offrono tassi sui depositi vincolati
all'inflazione e una parte di questa liquidità viene investita
in attività produttive, cioè i prestiti alle imprese destinati a
fare investimenti".
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