Valorizzare la competenza delle
cooperative trentine, puntare su un diverso rapporto tra
pubblico e privato e investire su imprese e start-up nei
territorio con meno di 5.000 abitanti. Sono questi, in sintesi,
gli obiettivi fissati dalla presidente di Confcooperative
Cultura Turismo Sport, Irene Bongiovanni, nel corso
dell'incontro "Patrimonio Unesco, beni immateriali e ricadute
sul territorio", al Festival dell'economia di Trento.
"In Italia ci siamo occupati molto delle 'mura' del
patrimonio. Ineccepibile, ma troppo spesso è mancata la
progettazione culturale. Stando sul Pnrr bisogna passare da
opportunità a progetti di sviluppo ambientale, economico,
sociale e di lavoro", ha precisato, evidenziando come la
cooperazione esprima "50.000 lavoratori solo nelle imprese
culturali creative".
Altro punto evidenziato da Bongiovanni riguarda i borghi in
via di spopolamento, rilevando come manchi "una strategia che
guardi alla complessità dei settori della creatività italiana" e
chiedendo "un sostegno che guardi alla durabilità dei progetti
specie nelle aree interne", dove hanno sede il 26% delle imprese
cooperative.
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