Le risorse mobilitate nei primi sei
mesi dell'anno dal mercato della finanza alternativa al credito
bancario per le Pmi sono state di 2,6 miliardi (+32% rispetto
allo stesso periodo dell'anno precedente), che si confrontano
con i 4,5 miliardi mobilitati nel 2021 e i 3,2 miliardi del
2020. Una crescita che ha interessato in particolare gli
strumenti di debito (direct lending e minibond) a scapito
dell'equity che ha registrato maggiori difficoltà.
E' quanto emerso dai dati riportati nel quinto report sulla
finanza alternativa per le Pmi, presentata da Giancarlo Giudici,
professore ordinario del Politecnico di Milano e direttore
scientifico dell'Osservatorio Crowdinvesting, nel corso
dell'edizione 2022 dell'Alt-Finance Day, la giornata della
Finanza Alternativa, organizzata da Innexta in collaborazione
con School of management del Politecnico di Milano, Camera di
commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Unioncamere Nazionale.
La ricerca è stata redatta con l'obiettivo di analizzare il
mercato della finanza 'alternativa' (o come è stata definita da
alcuni punti di vista 'complementare') al credito bancario per
le piccole e medie aziende "per poter disporre di spunti ed
elementi utili per la definizione di policy a favore del sistema
imprenditoriale in un momento particolare come quello attuale,
caratterizzato da instabilità, costi elevati delle materie prime
e dell'energia, aumento dei tassi di interesse e difficoltà a
reperire finanza", spiegano gli organizzatori.
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