I dati rilevati dall'indagine
indicano che, "nonostante i progressi conseguiti, il percorso
verso il modello di crescita del Paese attraverso l'economia
digitale disegnato dalla Commissione è ancora in buona parte da
realizzare". I fattori di ostacolo sono costituiti dalla
limitatezza delle risorse finanziarie a disposizione (65% degli
enti) e da carenze di professionalità del personale (58% degli
enti). In particolare, le iniziative di formazione sono ancora
limitate. Circa due terzi degli enti ha previsto formazione in
materia di digitalizzazione a meno del 20% del personale.
Per Bankitalia emerge con sempre maggiore nitidezza la
necessità di dotare le amministrazioni delle professionalità e
delle competenze tecniche utili a superare i gap culturali dei
dipendenti pubblici, - viene osservato - di puntare
sull'incremento delle risorse finanziarie ma soprattutto sulla
formazione" e per raggiungere gli obiettivi "sarà cruciale
spendere bene le risorse derivanti dal PNRR". Quanto
all''emergenza Covid-19, infine, circa il 95% degli enti ha
fatto ricorso a forme di smart working negli scorsi mesi di
marzo e aprile 2020.
Ma l'indagine evidenzia anche che gli enti mostrano un
adeguamento parziale agli obblighi normativi del Codice
dell'Amministrazione Digitale: solo il 30% degli enti consente
l'accesso ai propri servizi online tramite SPID; il 40% non ha
ancora individuato un Responsabile per la Transizione Digitale;
il 55% non ha ancora avviato gli sviluppi per utilizzare
l'applicazione per smartphone, la cosiddetta APP IO; Il 12%
degli enti non ha ancora aderito a PagoPA. Quanto all'erogazione
dei servizi all'utenza tramite canali online e strumenti di
pagamento utilizzati, il quadro rilevato "presenta ancora ampi
margini di miglioramento". Circa il 53% degli enti ha un sito
internet esclusivamente informativo e non abilitato al dialogo
con l'utenza, percentuale che sale al 67% nel Mezzogiorno,
mentre solo il 30% degli enti consente il pagamento online
tramite il proprio sito (13% nel Mezzogiorno). Circa il 41%
delle entrate degli enti avviene
tramite bonifico, il 25% tramite F24 e il 17% tramite bollettini
di c/c postale; contanti e carte di pagamento sono usati
rispettivamente nel 5% e nel 4% delle transazioni, mentre la
restante parte è relativa a MAV, assegni e strumenti residuali.
Al tempo stesso, circa la metà degli enti ha adottato tecnologie
di cloud computing, mentre un ulteriore 15% ne starebbe
valutando l'implementazione. Circa il 13% degli enti sta inoltre
utilizzando almeno una soluzione basata su strumenti quali Big
Data Analytics, Intelligenza Artificiale, Internet of things e
tecnologie blockchain.
L'adozione di SIOPE+ ha consentito alle amministrazioni una
migliore integrazione con gli altri sistemi informatici
utilizzati (67% degli enti) e una riduzione del ricorso a
documenti cartacei (56%); il 41% delle Amministrazioni ritiene
che SIOPE+ abbia reso più percorribile un eventuale cambio di
tesoriere.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA