Si è chiuso con un utile netto di 847
milioni di euro l'esercizio 2022 di Poste Italiane, in crescita
del 6,3% sui 797 milioni del 2021, anno in cui risultava più che
raddoppiato rispetto al 2020. E' quanto evidenzia la Corte dei
conti nella relazione sulla gestione 2022 di Poste Italiane spa
che la Sezione controllo enti ha approvato rilevando un aumento
del 3,7% dei ricavi totali (10.053 milioni di euro, contro i
9.691 del 2021) e una crescita del 2% di quelli da mercato
(2.796 milioni) legati all'erogazione dei servizi postali.
Sono riconducibili al trend positivo dei servizi di conto
corrente (+466 milioni) e all'aumento del canone annuo per le
carte di credito, i maggiori ricavi 2022 dei servizi BancoPosta
(5.467 milioni di euro, rispetto al dato 2021 di 5.123), con gli
altri comparti che mostrano invece andamenti in flessione, tra
cui il risparmio postale (-107 milioni) che ha registrato minori
attività di raccolta. I costi totali sostenuti nell'esercizio
aumentano a 8.977 milioni di euro (8.807 nel 2021), anche in
virtù dei maggiori accantonamenti per rischi su crediti
d'imposta (320 milioni), in parte compensati dalla riduzione
(-248 milioni) del costo del lavoro.
La dinamica dei ricavi e dei costi - evidenzia la Corte - ha
portato a un risultato operativo e di intermediazione di 1.076
milioni di euro, a fronte degli 884 riferiti al 2021. E' in
flessione del 4% l'utile d'esercizio a livello di Gruppo (1.511
milioni, contro i 1580 del 2021), così come i proventi della
Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
(-1,2%). Salgono, invece, a quota 9.598 milioni di euro (+2,4%)
i costi sostenuti nel 2022.
Aumenta da 708 a 751 milioni il flusso 2022 degli
investimenti industriali realizzati dalla Società per il
potenziamento delle infrastrutture tecnologiche e della rete
logistica legato alle operazioni di trasformazione a operatore
logistico completo, nonché per il rinnovo della flotta con mezzi
a bassa emissione, l'istallazione del fotovoltaico e
l'efficientamento degli immobili nell'ambito del percorso
intrapreso verso la carbon neutrality, entro il 2030.
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