Pochi spunti sui mercati azionari
del Vecchio continente dopo l'avvio di Wall street: gli
operatori sembrano aspettare soprattutto i tanti dati
macroeconomici dagli Stati Uniti, con Milano (Ftse Mib +0,7%)
che ha rallentato la sua corsa della mattina.
Piazza Affari resta comunque di qualche frazione ancora la
migliore in Europa, dove Londra sale dello 0,1%, Amsterdam è
piatta mentre Parigi e Francoforte cedono lo 0,1%. Debole Madrid
che perde lo 0,8% con lo scivolone del 4% del Banco Santander
sulle ipotesi di sanzioni statunitensi a banche in qualche modo
attive in rapporti con l'Iran.
In questo clima restano forti ma sotto i massimi della
giornata gli istituti di credito italiani, trainati da Unicredit
che sale dell'8% a 28,8 euro dopo che l'istituto guidato da
Andrea Orcel ha registrato un utile 2023 di 8,6 miliardi
migliore delle attese, che di fatto sarà redistribuito tutto ai
soci se si considera anche il buyback, con il mercato assai
positivo sulla prospettiva di altri 10 miliardi in arrivo per
remunerare gli azionisti quest'anno. Bene anche Mps e Intesa,
che salgono di oltre due punti percentuali, sempre debole Tim in
calo del 2,8% a 0,28 euro.
Resta calmo lo spread Btp-Bund a 156 punti base, in calo
dell'1% il gas a 28,8 euro al Megawattora.
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