Riducono il calo le principali
Borse europee al traguardo di metà seduta dopo la conferma
dell'inflazione in Italia e nell'Ue. Svanisce in parte l'effetto
delle cosiddette '4 streghe', ossia le scedenze trimestrali di
futures e opzioni su titoli e indici di borsa. Rimangono
negativi i futures Usa in vista degli indici dell'Università del
Michigan sulla fiducia dei consumatori, delle imprese e
sull'inflazione attesa in settembre.
Si stabilizza poco sopra i 229 punti il differenziale tra Btp
e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in
rialzo di 3,3 punti al 4,072%. Gira in positivo il greggio (Wti
+0,24% a 85,3 dollari al barile), che si riporta sopra quota 85
dollari al barile. Netto il calo del gas naturale (-8,07% a 197
euro al MWh), che resta sotto i 200 euro ad Amsterdam, con le
scorte europee all'84%.
Resiste sopra la parità il dollaro a 1,002 euro, mentre
riduce il calo l'oro (-1,4% a 1.662,9 dollari l'oncia).
Pesa il comparto auto da Mercedes (-2,7%) a Volkswagen
(-2,25%), Bmw (-1,6%), Stellantis (-1,5%) e Renault (-1,38%),
nonostante il rialzo le vendite di auto nell'Ue in agosto
(+3,4%). Tengono i telefonici Swisscom (+1,1%) e Vodafone
(+0,4%), mentre cede Tim (-5%), penalizzata dal taglio al prezzo
obiettivo da parte degli analisti di Barclays.
Cedono i bancari CaixaBank (-2,95%), Credit Agricole
(-2,84%), Sabadell (-2,76%) e SocGen (-2%) . Scivola Mps (-4,2%)
in Piazza Affari, alkl'indomani dell'assemblea che ha approvato
l'aumento di capitale da 2,5 miliardi, mentre appaiono più caute
Unicredit (-0,42%) e Intesa (-0,28%). Gira in positivo Banco Bpm
(+0,38%), accelera Bper (+0,93%).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA