L'onda lunga del discorso di Jerome
Powell a Jackson Hole frena i mercati finanziari europei, mentre
sale la tensione sui titoli di Stato. Già venerdì scorso il
riferimento del presidente della Fed a una "azione forte" per
combattere l'inflazione aveva pesato sui listini occidentali,
per colpire oggi quelli di Asia e Pacifico. In Europa, dove
Londra è chiusa per festività, cedono Parigi (-1,76%),
Francoforte (-1,34%), Madrid (-1,2%) e Milano (-1%), che appare
più cauta. In calo i futurers Usa in assenza di dati
macroeconomici rilevanti.
Tensione sui rendimenti dei titoli di Stato, con il
differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi in calo sotto
quota 230 a 228,9 punti e il rendimento annuo italiano in rialzo
di 10,6 punti al 3,78%, mentre quello tedesco sale di 11,5 punti
all'1,49% e quello francese di 10,6 punti al 2,118%.
Prosegue il rialzo del greggio (Wti 0,7% a 93,73 dollari al
barile) e il calo del gas naturale (-11,85% a 298,99 euro al
MWh ad Amsterdam), mentre il dollaro, per effetto della politica
aggressiva sui tassi annunciata da Powell, si stabilizza a
1,0036 euro, mantenendosi ancora sopra la parità.
Pesano i produttori di semiconduttori Nordic (-5,54%) e Asm
(-2,58%) sotto pressione, mentre Stm limita il calo all'1,66%.
Debole Volvo (-1,8%), contrastate Volkswagen (-0,4%) e la
holding Porsche (+2,59%), in vista della quotazione dell'omonimo
produttore di auto sportive. Pesa il comparto del lusso da Lvmh
(-2,29%) a Kering (-2,57%) Moncler (-2,1%) ed Hermes (-1,95%).
Il costo record dell'energia causato dall'aumento del gas frena
le utility Engie (-4%), Rwe (-1,95%), A2a (-3,17%), Enel
(-1,85%) ed Hera (-1,8%). Deboli i petroliferi TotalEnergies
(-1,26%), Eni (-0,63%) e Shell (-0,69%). In ordine sparso i
bancari Bnp (-1,3%), Bbva (-1,05%), Intesa (-0,23%), Bper
(+0,47%), Unicredit (-0,41%) e Banco Bpm (+2,46%).
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