Piazza Affari allunga il passo al
traguardo di metà seduta, con il differenziale tra Btp e Bund
decennali tedeschi in calo a 190,5 punti e il rendimento annuo
italiano di 0,7 punti al 3,56%.
Il listino milanese assorbe l'effetto dellostacco della
cedola di 7 blue chips più altre due società a media
capitalizzazione. Vengono scambiate ex-dividendo, contandone
l'impoirto dal prezzo di listino Exor (-1,11%), Hera (-4,35%),
Leonardo (+0,04%), Poste (-2,71%), Snam (-2,85%), Stm (-0,44%) e
Terna (-2,47%). Succede anche ad Acea (+0,39%%) ed Ovs (-2,56%).
Brillanti sul paniere principale Banco Bpm (+3,24%), Unicredit
(+3,09%) e Intesa (+2,85%), seguite da Tim (+2,7%) in attesa di
novità sulla rete unica. Bene Fineco (+2,58%) ed Eni (+1,5%),
con il greggio (Wti -0,45 a 109,07 dollari al barile) e del gas
(+5,32% a 124 euro al MWh) contrastati, a causa dei tagli alle
forniture da parte della Russia. Pesa Saipem (-3,78%), positive
invece Ferrari e Iveco (+1,2% entrambe), più cauta Stellantis
(+0,64%) in una giornata favorevole per il comparto in Europa.
sulla scia del balzo segnato da Renault (+7,32%) dopo la
raccomandazione d'acquisto degli analisti di Jefferies.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA