Ha chiuso in lieve calo Piazza
Affari, con l'indice Ftse Mib poco sotto la parità (-0,26% a
25.938 punti), al di sotto del livello di lunedì scorso 29
novembre. Ridotti a 2,3 miliardi di euro di controvalore gli
scambi, il dato più basso delle ultime 5 sedute. In lieve rialzo
il differenziale tra Btp e Bund tedeschi, risalito nel finale a
130,6 punti, con il rendimento in calo allo 0,913% in attesa
dell'aggiornamento di Fitch sul merito di credito dell'Italia.
Sotto pressione Nexi (-3,06%) che da giorni viaggia sui
minimi dell'anno, mentre per Tim (-2,23%) sono scattate le prese
di beneficio dopo due rialzi consecutivi, con l'offerta pubblica
annunciata da Kkr all'esame dell'apposito comitato in seno al
Cda del Gruppo. Segno meno anche per Stellantis (-1,16%), in
linea con l'andamento dei rivali in Europa e negli Usa. In calo
Enel (-0,97%), Inwit (-0,64%) e Bper (-0,93%).
In campo bancario sotto pressione Mps (-2,99%), più cauta
invece Banco Bpm (-0,27%), quasi invariata Intesa (-0,05%),
tonica invece Unicredit (+1,09%), che ha chiuso il confronto con
i sindacati sulle uscite dal Gruppo.
Pochi gli altri rialzi, limitati a Eni (+0,59%), salvata dal
balzo del greggio, che non ha favorito invece Saipem (-0,78%).
Acquisti anche su Italgas (+1,08%), Snam (+0,96%) e A2a
(+0,79%). Non è andata bene invece a Recordati (-0,52%), che ha
annunciato l'acquisizione dell'inglese Eusa Pharma per 750
milioni di euro. Tra i titoli a minor capitalizzazione ha
invertito la rotta nel finale la Juventus (+1,12%), insieme ai
diritti sull'aumento di capitale (+4,22% a 5,93 centesimi) che
ha integrato il prospetto informativo sull'operazione. Rally di
Conafi (+84,85%), che ha annunciato la prossima quotazione della
controllata Iscc Fintech. Debutto sprint per datrix (+6,33%) sul
mercato Euronext Growth Milan, dedicato alle Pmi.
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