Sono positive, tranne Francoforte,
che è piatta (-0,04%) le principali Borse europee, dopo
l'apertura in calo di Wall Street e il Dow Jones in ripresa dopo
pochi minuti, mentre gli ordini di beni durevoli negli Usa ad
agosto risultano in crescita, come atteso dagli analisti. L'Opec
plus intanto ha dato il via libera al piano di aumento di
400.000 barili al giorno anche per novembre e il greggio
accelera (wti +2,6%) a 77,85 dollari al barile e il brent a 81,4
dollari. Tra le altre Piazze europee, con l'indice Sentix sulla
fiducia degli investitori dell'Eurozona che in mattinata ha
visto segnare una battuta d'arresto per ottobre, le migliori
sono Madrid e Londra (+0,4%), seguite da Parigi e Milano
(+0,1%), dove lo spread è in lieve rialzo a 104,8 punti, col
rendimento del decennale italiano salito allo 0,84%.
L'indice d'area del Vecchio continente, Stoxx 600, guadagna
quasi lo 0,3%, trainato soprattutto dall'energia. Sono i
petroliferi a correre, da Aker (+4%%) a Repsol (+3,5%). Nel
metallurgico bene l'alluminio, con Norsk Hydro (+3,5%). In forma
le utility, in particolare Rwe (+1,9%) e Veolia (+1,4%), col
comparto sotto osservazione per i recenti aumenti delle tariffe.
Molte le banche in positivo, da Commerzbank (+2,6%) a Abn Amro
(+2,4%), ma con una serie di casi in rosso, come Nordea (-5,9%),
Ing (-2,3%) e Virgin (-1%). Nell'industria bene le compagnie
aeree, in particolare Ryanair (+23,6%), non il trasporto
marittimo, a guardare ad esempio Kuehne (-4,4%) e a Ap Moller
(-3,5%). In ordine sparso le auto, con qualche guadagno, come
per Stellantis (+0,5%) e Renault (+0,6%), dopo i cali seguiti ai
dati delle immatricolazioni di settembre in Italia e in Spagna,
e qualche perdita, come ad esempio per Volkswagen (-0,8%). Nel
lusso andamenti alterni: bene Moncler (+2%) e Richemont (+0,6%),
non Adidas (-1,9%). In rosso gli immobiliari. In deciso calo la
società discografica Universal (-2,2%).
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