Spese impreviste mediche o per far
fronte alla perdita del lavoro ma anche per pagarsi le vacanze e
un nuovo elettrodomestico. Questi i motivi alla base del ricorso
al credito su stima elencati in una ricerca BVA Doxa per Affide
- attiva nel campo del credito su stima in Italia e in Europa -
realizzata su un campione di oltre 1.000 maggiorenni subito dopo
il lockdown dello scorso anno. In caso di esigenza, spiega la
ricerca, 1 italiano su 4 sceglierebbe il credito su stima. "Dopo
mesi di restrizioni e chiusure, tra le persone è tornata la
voglia di uscire, viaggiare e consumare. Oltre alle ragioni
indicate dalla ricerca, nelle ultime settimane non è mancato chi
ha cercato liquidità per una vacanza o per acquistare un
articolo di elettronica, come il cellulare o un condizionatore",
spiega Andreas Wedenig, Direttore Generale di Affide. Per la
ricerca fra i motivi ci sono le spese impreviste, come quelle
mediche o un guasto improvviso alla casa (15% del campione
intervistato), ma anche per fronteggiare la perdita del lavoro
(8%) o per pagare affitto o mutuo di casa (5%). Infine, gli
italiani chiederebbero un prestito su stima per pagare piccole
spese fisse, come bollette e spesa alimentare, (5%) o per
sostenere la propria attività commerciale (4%). "Ogni anno
124.000 persone si rivolgono a questo servizio e, in Italia, si
stima che circa il 95% dei beni dati in pegno tornino nelle mani
dei proprietari. Ecco spiegato uno dei motivi del successo,
ancora dopo secoli, di questo sistema di finanziamento", spiega
Rainer Steger, Condirettore Generale di Affide.
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