Chiusura positiva per Piazza Affari
(+0,6%), in un giorno in cui si sono bilanciati lo spiraglio di
un accordo parziale Usa-Cina sui dazi e la tensione per una
Brexit sempre più incerta e per i raid turchi in Siria.
In cima al listino principale è rimasta salda Tim (+3,1%) per
cui è aperta la partita della presidenza, insieme a Prysmian
(+2%). Bene Atlantia (+2%) che ha due partite da chiudere col
governo, per Alitalia e per Autostrade, e sono saliti i
cementifici di Buzzi (+1,7%), mentre ha perso Salini Impregilo
(-0,5%) fatto un accordo negli Usa. In ordine sparso le banche,
pur con lo spread a chiudere sotto 142: Intesa in rialzo (+0,8%)
insieme a Ubi (+0,6%), cauta Mediobanca (+0,1%) con Del Vecchio
che ha ipotizzato un futuro da banca d'investimento. Piatte
Banco Bpm (-0,03%) e Unicredit (-0,06%). Su il lusso con Moncler
(+1,8%) e Ferragamo (+0,7%) con le aperture sui dazi.
Bene Pirelli (+1,5%), Poste (+0,8%) e Enel (+0,6%). Debacle
per Bio-on (-7,9% a 6,4 euro) con stop delle contrattazioni.
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