Le Borse europee a metà seduta si
confermano deboli con il terremoto nel Governo May dopo
l'accordo sulla Brexit che ha portato alle dimissioni di quattro
ministri. A Londra che resiste in cauto rialzo (+0,13%), vanno a
picco le banche con Royal Bank of Scotland e Lloyds che cedono
rispettivamente il 6,77% e il 4,8%, segnando il calo più forte
in due anni. Barclays, -4,8%, scende ai minimi dal settembre
2016. Tra le altre Borse cali invece per Parigi (-0,36%),
Francoforte (-0,06%) e Madrid (-0,25%). Milano cede lo 0,40% con
il Ftse Mib che scende anche sotto i 19mila punti (18.977 punti)
sui livelli del 30 ottobre. A Piazza Affari pesano in
particolare Prysmian (-4,69%) all'indomani dei conti chiusi con
ricavi in crescita, includendo anche General Cable. Male anche
Mondadori (-4,67%) che ha svalutato le attività francesi. Di
contro prosegue la corsa di Pirelli (+1,54%) in scia ai conti, e
Tenaris (+1,18%). Lo spread tra btp e bund è a quota 310 punti.
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