La Fondazione Merz di Torino
esporta la pace in Libano con la mostra, realizzata con Liban
Art, 'Sacred Catastrophe: Healing Lebanon' di Zena el Khalil, in
programma al Beit Beirut dal 18 settembre al 27 ottobre.
Il progetto "di pace e di riconciliazione", spiegano gli
organizzatori, è curato da Beatrice Merz e Janine Maamari. Per
40 giorni la mostra di Zena el Khalil accompagnata da numerosi
eventi tra cui workshop, conferenze, performance, concerti,
dibattiti, animeranno il Beit Beirut, luogo simbolo della
travagliata storia di guerra del Libano. L'edificio è situato
sulla 'green line', 'terra di nessuno' che durante le guerre
civili spaccava la città dividendo il quartiere a maggioranza
musulmana da quello a maggioranza cristiana. Data la sua
posizione strategica era divenuto un fortino militare molto
amato dai cecchini.
Zena el Khalil, impegnata nella memoria della storia del suo
Paese, ha ideato una serie ad hoc di pitture, sculture, lavori
sonori, fotografie e video.
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