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E' morto lo scrittore Javier Marias, aveva 70 anni

E' morto lo scrittore Javier Marias, aveva 70 anni

Lo conferma il ministro della Cultura spagnolo Miquel Iceta. Il cordoglio del premier Sanchez. Morto per le conseguenze di una polmonite

ROMA, 11 settembre 2022, 16:19

Redazione ANSA

ANSACheck

E ' morto lo scrittore Javier Marias © ANSA/EPA

E 	' morto lo scrittore Javier Marias © ANSA/EPA
E ' morto lo scrittore Javier Marias © ANSA/EPA

E' morto lo scrittore Javier Marias.  Lo conferma il ministro della Cultura spagnolo Miquel Iceta. Aveva 70 anni.

Lo scrittore sarebbe morto per le conseguenze di una polmonite. Tra i maggiori autori spagnoli contemporanei, era nato a Madrid il 20 settembre del 1951. Laureato in filosofia ha raggiunto il successo internazionale nel 1992 con Un cuore così bianco, a cui seguono opere come Domani nella battaglia pensa a me, Quando fui mortale, L'uomo sentimentale, fino al più recente Tomas Nevinson. Romanzi e racconti con cui ha vinto i maggiori premi letterari europei. L'ultimo in ordine di tempo, a giugno, il premio Gregor von Rezzori. ''Un libro alla volta, Javier Marias - si legge nella motivazione di quel riconoscimento - ha dimostrato che il romanzo ha ancora il potere di piegare questo ritmo del mondo, farlo rallentare fino quasi a fermarlo. Ma non è solo una questione di ritmo e neppure il semplice desiderio di andare controcorrente. È invece la necessità di un tempo diverso, il tempo necessario per scavare più a fondo, quasi un monito che ci ricorda di continuare a coltivare i pensieri larghi''.

Nato nel 1951 a Madrid, Marías era stato di recente colpito da un problema di salute ai polmoni, secondo fonti della sua casa editrice spagnola, Alfaguara, citate da media iberici. La notizia della sua morte è stata data in anteprima dal quotidiano Abc. "È un giorno triste per la letteratura spagnola", ha scritto su Twitter il premier Pedro Sánchez, "Javier Marías era uno dei grandi scrittori del nostro tempo". "Riposi in pace. La sua opera lo manterrà vivo nel nostro ricordo", ha aggiunto il ministro della Cultura spagnolo, Miquel Iceta.Dopo aver iniziato a scrivere quando aveva circa 20 anni, Marías si è costruito nel tempo una solida fama come scrittore di romanzi, racconti, saggi e articoli d'opinione. Tra i suoi titoli più noti al pubblico italiano, spiccano 'Tutte le anime', 'Un cuore così bianco', 'Domani nella battaglia pensa a me', 'Beta Isla'. Ha vinto molteplici premi letterari, come il Premio nazionale di narrativa spagnolo, il Rómulo Gallego, Premio Internazionale Impac di Dublino e il Premio letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

(di Mauretta Capuano)

Non sapeva mai cosa sarebbe accaduto nei suoi libri, scopriva le cose che succedevano nel momento in cui le raccontava Javier Marias, il grande scrittore spagnolo morto oggi a 70 anni per una polmonite.
    Dato più volte tra i favoriti alla vittoria del Premio Nobel, traduttore, giornalista, autore di 'Tutte le anime', 'Domani nella battaglia pensa a me' e 'Berta Isla' aveva raccontato lui stesso di scrivere senza una mappa, avendo però una bussola: "Non è che non sappia dove voglio andare, ma non conosco la strada da percorrere, comincio senza sapere molto di quello che racconterò, non cambio nulla dei miei romanzi, come non possiamo cambiare nulla del nostro passato".
    Le zone d'ombra, il non detto, il non rivelato, l'impossibilità di conoscere se stessi e le persone più vicine sono la materia che ha sempre stimolato la sua scrittura dove temi universali come il matrimonio, il tradimento, l'amore, i segreti si sono sempre accesi di una nuova e a volte inquietante luce.
    Figlio del filosofo Julián Marías e dell'insegnante Dolores Franco, nipote del singolare regista Jesús Franco, Javier Marias era nato il 20 settembre 1951 a Madrid in una famiglia di intellettuali anti-franchisti. Ha trascorso lunghi periodi dell'infanzia negli Stati Uniti dove il padre insegnava.
    Laureato in letteratura inglese all'Università Complutense di Madrid ha insegnato per un periodo all'Università di Oxford e negli Stati Uniti e ha tradotto in spagnolo importanti autori di lingua inglese da Thomas Hardy a Joseph Conrad e da Yeats a Stevenson.
    Fin dall'esordio nel 1971 con 'I territori del lupo', un romanzo particolare in cui 85 pellicole cinematografiche nordamericane visionate a Parigi erano diventate un 'opera letteraria, è stato evidente il suo sperimentalismo e la rottura con la tradizione letteraria spagnola. Sono seguiti 'Traversare l'orizzonte' e nel 1978 El monarca del tiempo. Tra i suo romanzi, tutti pubblicati in Italia da Einaudi: 'Un cuore così bianco', 'Gli innamoramenti', 'Così ha inizio il male'.
    Il grande successo internazionale è arrivato con 'Tutte le anime' che ha per protagonista un docente spagnolo a Oxford, con lo shakesperiano 'Domani nella battaglia pensa a me' in cui un ghost writer va a casa della donna sposata con cui ha una relazione e lei muore all'improvviso tra le sue braccia e con 'Il tuo volto domani'. Con il suo ultimo romanzo, 'Tomas Nevinson', uscito in Italia nel 2022 per Einaudi, aveva vinto a giugno il Premio Gregor Von Rezzori. "Quasi un monito che ci ricorda di continuare a coltivare i pensieri larghi" come sottolineava la motivazione della giuria. Il libro non è un seguito ma "forma una coppia" con il fortunatissimo 'Berta Isla', il suo primo romanzo ad avere come titolo il nome di un personaggio. Un romanzo incentrato su una spia, con cui aveva raggiunto l'apice di un percorso intorno al segreto da cui tutti, più o meno, siamo toccati. "Bisogna nascondere una parte di se stessi, non le cose terribili, non ingannare, ma non bisogna mai rivelare tutto di se" aveva raccontato lo scrittore all'ANSA al Salone del Libro di Torino nel 2018.
    Nell'ultimo romanzo di 600 pagine Tomas Nevison, scomparso da dodici anni e dato per morto anche dalla moglie Berta Isla, torna nei servizi segreti e l'ordine che deve eseguire è dei più atroci: individuare e uccidere una donna che nel 1987 aveva preso parte ad alcuni attentati dell'Ira e dell'Eta. Tanti i riferimenti e le citazioni letterarie - da Shakespeare a Baudelaire, da William Blake a Dante - come accade spesso nei viaggi che si compiono con le opere di Marias.
    Tanti i prestigiosi premi ricevuti dallo scrittore spagnolo tra cui il prestigiosissimo Rómulo Gallegos, il Prix Femina Etranger e molti i riconoscimenti avuti in Italia come il Premio Internazionale Bottari Lattes Grinzane e il Nonino.
    Marias, che parlava molto bene in italiano, era convinto che "non bisogna mai raccontare tutto, ma lasciare una parte di mistero per sorprendere sempre chi ti sta accanto" ed è quello che ha fatto con la sua vita e con la straordinaria opera di creatività che sono i suoi romanzi
   

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