"Non raccolsi per fortuna quella
pistola e diventai una donna di pace, per la vita", così la
senatrice a vita Liliana Segre ha ricordato l'attimo della sua
scelta di non raccogliere la pistola gettata a terra dal suo
carceriere il Primo maggio del 1945, quando si aprirono le porte
del lager di Auschwitz, e i kapò del campo si disfarono delle
divise, allontanarono i cani e cercarono di mescolarsi ai
sopravvissuti. LIliana Segre ha parlato al Quirinale, alla
presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e
delle più alte cariche dello Stato, per le celebrazioni della
Giornata della Memoria.
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