Avrebbe stretto le mani al collo
della compagna fino a farla svenire, dopo averla colpita con
schiaffi e pugni, un uomo di 42 anni, romeno, arrestato dalla
polizia di Stato a Perugia al termine di una serie di indagini
coordinate dalla locale Procura della Repubblica.
La squadra mobile della questura ha eseguito un'ordinanza di
custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice delle indagini
preliminari presso il Tribunale di Perugia, nei confronti
dell'uomo al quale sono stati contestati i reati di tentato
omicidio aggravato dai futili motivi e sequestro di persona
aggravato, ai danni della compagna convivente.
Secondo quanto emerso dalle indagini, l'indagato il 19 agosto
scorso ha trascinato la convivente in camera da letto, dove l'ha
colpita ripetutamente con schiaffi e pugni, ferendola in varie
parti del viso. L'uomo, in quella occasione, le avrebbe anche
sottratto il telefono cellulare con l'intento di visionarne il
contenuto. Mentre chiedeva spiegazione alla vittima sui contatti
rilevati con le persone di sesso maschile, ha continuato a
colpirla al volto - riferisce la Procura - minacciandola.
Il 42enne avrebbe poi continuato la propria condotta violenta
per molto tempo, picchiando la donna e stringendole le mani al
collo, sino a farla svenire. La vittima si è risvegliata
solamente il mattino successivo.
Le violenze subite le hanno procurato fratture multiple al
volto, trauma cranio-facciale e la perforazione del timpano,
lesioni giudicate guaribili dai sanitari in 40 giorni.
L'aggressore inoltre si sarebbe impossessato delle chiavi
dell'appartamento privando la compagna della libertà di chiedere
aiuto e di allontanarsi. Soltanto tre giorni dopo, l'uomo, vista
la particolare sofferenza fisica in cui versava la donna, le ha
riconsegnato il telefono cellulare, consentendole così di fare
intervenire il personale del 118, intimandole però di raccontare
di essere caduto dalle scale.
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