Il Garante dei detenuti avvierà accertamenti su alcune risposte della magistratura di sorveglianza, che hanno rigettato una serie di ricorsi per liberazione anticipata, sconto o risarcimento danni presentati da vari detenuti nel carcere di Sollicciano a Firenze, a causa delle condizioni degradate della struttura. Il Garante si è soffermato anche sull'ordinanza in cui si rigetta uno dei ricorsi presentato da un detenuto di Sollicciano, il quale lamentava le scarse condizioni igieniche, e in cui si legge: "Con riferimento alla mancanza di acqua calda nel lavandino che si trova all'interno delle camere detentive, ritiene questo magistrato che la fornitura di acqua calda all'interno della cella non sia un diritto essenziale garantito al detenuto, ma una fornitura che si può pretendere solo in strutture alberghiere".
- Il Garante avvierà accertamenti anche su un'altra ordinanza del giudice di sorveglianza - la cui data è però omessa per motivi di privacy - i cui il magistrato di sorveglianza rigetta la richiesta di liberazione anticipata di un detenuto della casa circondariale di Firenze il quale in passato aveva tentato il suicidio. La motivazione sarebbe che "il tentativo di togliersi la vita mediante impiccagione è incompatibile con il presupposto della liberazione anticipata che è la partecipazione all'opera educativa".
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