Nell'inchiesta milanese della Gdf e
del pm Storari, che stamani ha portato all'arresto del generale
dei carabinieri Oreste Liporace - con arresto eseguito dai
carabinieri del Ros - è indagato per turbata libertà degli
incanti anche Lorenzo Quinzi, capo del dipartimento per gli
affari generali e la digitalizzazione del ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti.
Per Quinzi sono emersi dall'inchiesta "due soggiorni" in un
residence a Sestriere, riconducibile alla proprietà
dell'imprenditore Ennio De Vellis, nel gennaio 2022 e nel
novembre 2023, e "la consegna di un pacco (presumibilmente un
regalo)" che l'imprenditore gli avrebbe mandato il 26 gennaio
scorso, giorno del suo compleanno.
Nell'ordinanza del gip Domenico Santoro si parla dell'
"esistenza di un meccanismo" sulla base del quale l'imprenditore
Ennio De Vellis - che si occupa soprattutto di logistica e oggi
finito ai domiciliari così come il generale dei carabinieri
Oreste Liporace - "si accaparra le commesse" del ministero delle
Infrastrutture.
Sarebbe stato lo stesso Lorenzo Quinzi, indagato e dirigente
del ministero, ad "esternare" con le sue parole intercettate la
"esistenza" di questo meccanismo.
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