"Il Ponte sullo Stretto è un
progetto con l'immunità, ovvero un progetto dove tutto è
consentito. Ci troviamo di fronte a un decreto vergognoso,
approvato all'ultimo Consiglio dei ministri, che prende atto del
mancato rispetto della data del 31 luglio, prevista dal decreto
relativo al Ponte, e che ora modifica le condizioni affermando
che il progetto esecutivo può essere approvato per stralci
funzionali. Ma un ponte non può essere approvato per stralci
funzionali perché è un'opera indivisibile". Lo scrive in una
nota il leader dei Verdi e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra
Angelo Bonelli. "Dov'è il trucco? Approveranno come stralcio
funzionale il progetto degli espropri - prosegue Bonelli - e
qualche opera accessoria per poche decine di milioni di euro,
così da poter firmare il contratto generale da 14 miliardi di
euro e realizzare il diritto d'acquisto con il consorzio
Eurolink". Per l'esponente di Avs "il Governo, con questo
decreto, ha deciso di trasformarsi in un bancomat di Stato,
senza avere la garanzia che il progetto esecutivo del ponte a
campata unica possa essere realizzato, considerati gli imponenti
rilievi tecnici mossi sull'opera, anche da organismi dello
Stato. Con il decreto vengono levati i limiti per gli aumenti
dei costi dell'opera ed eliminati i pareri del consiglio di
Stato". "Questo è il Farwest contro gli italiani. Nel
comunicato di palazzo Chigi il Governo non ha avuto il coraggio
di rendere pubblica questa norma" conclude Bonelli.
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