Si è consumata nell'arco di poche
ore la tragedia in una abitazione nell'estrema periferia nord di
Senigallia (Ancona) dove un figlio, instabile, con problemi
psichici e alcuni ricoveri alle spalle, ha ucciso l'anziana
madre 73enne.
Dopo aver sparato alla madre ha avvertito uno dei due
fratelli del suo gesto. A dare l'allarme un vicino che sentito
il colpo di pistola. Bisognerà capire come mai aveva una
pistola. Il porto d'armi infatti gli era stato revocato due anni
fa alla luce dei problemi psichici manifestati.
Per una manciata di ore attorno all'edificio, una casa di
colore giallo al confine della città, in un contesto marginale,
vicino alla linea ferroviaria adriatica e la spiaggia, proprio
al confine con la provincia di Pesaro Urbino, c'è stato il
coprifuoco. Da lontano si intravedeva il corpo della donna,
immobile, sul terrazzino. Si è sperato che fosse solo ferita
tant'è che è stato chiamato l'elisoccorso che però non è neppure
atterrato e ha fatto dietrofront in volo.
I carabinieri e le forze di polizia hanno immediatamente
messo in sicurezza la zona temendo che l'omicida potesse fuggire
ancora armato, predisponendo un cordone di sicurezza per evitare
che altri venissero coinvolti. Interrotta anche la viabilità
dalla statale 16 adriatica dalle 19 circa fino alle 21, ora
dell'epilogo.
Ora saranno le indagini a cercare da fare luce sulla
dinamica dell'accaduto anche se i precedenti sanitari dell'uomo
non lasciano molti dubbi sull'impossibilità di prevenire
l'estremo gesto dell'uomo. I precedenti ricoveri non avevano
evidentemente sortito effetti di miglioramento. Potrebbe essere
bastato un litigio, un diniego dell'anziana madre, per scatenare
la rabbia. Ma dovranno anche far luce su come sia stato
possibile che un'arma sia finita nelle mani di una persona così
instabile.
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