E' iniziata l'audizione, come
persona informata dei fatti di Matteo Catani, amministratore
delegato di Grandi Navi Veloci. Catani viene sentito dal
pubblico ministero Luca Monteverde nell'ambito dell'inchiesta
per corruzione che ha portato ai domiciliari, il 7 maggio, il
presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. Al centro della
sua testimonianza la vicenda dell'area dell'ex Carbonile
Levante, che l'imprenditore Aldo Spinelli (anche lui ai
domiciliari) voleva per sé e teatro di battaglia con l'armatore
Gianluigi Aponte che controlla anche Grandi Navi Veloci.
Significativa una intercettazione in cui Spinelli parla con
l'ex presidente dell'autorità portuale Paolo Emilio Signorini
(l'unico in carcere) e spiega che "erano da considerarsi
irricevibili le richieste dell'ad di Gnv", scrivono i pm. "Quel
cretinetto lì voleva a Rubattino - dice Spinelli - ma io tutti i
clienti che ho a Rubattino, gli abbiam dato 7000 metri, abbiam
detto porta una quota e...7000 metri".
Domani sarà la volta del presidente dell'Aeroporto di Genova
e avvocato di Aponte, Alfonso Lavarello. Proprio lui, secondo la
procura, sarebbe stato l'artefice della "pace" tra l'armatore e
Spinelli per la concessione di 30 anni per il terminal Rinfuse.
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