Dopo l'approvazione nei giorni
scorsi in Regione, via libera anche della Giunta comunale di
Bologna alla costituzione e allo statuto della Fondazione Museo
per la memoria di Ustica, proprio a pochi giorni dal 44/o
anniversario della strage. Era il 27 giugno del 1980 quando un
DC9 in viaggio da Bologna a Palermo scomparve dai radar e
precipitò al largo dell'isola di Ustica, causando la morte di 81
persone, "in un episodio di guerra aerea, come ricordato dal
Giudice Rosario Priore nella sua sentenza ordinanza del 1999",
sottolinea una nota del Comune di Bologna, che è tra i soci
fondatori della Fondazione, senza fini di lucro, con la Regione
Emilia-Romagna e l'Associazione dei parenti delle vittime.
L'obiettivo della Fondazione è coinvolgere istituzioni e
società civile per il mantenimento della memoria e per definire
le attività del Museo di Ustica e il suo adeguamento funzionale
ed espositivo.
"Vogliamo aprire una nuova fase del prezioso lavoro fatto in
questi anni dai familiari per difendere la verità sulla strage
di Ustica - sottolinea il sindaco Matteo Lepore - Con questa
Fondazione il Comune persegue una delle sue missioni più
importanti: custodire e promuovere la memoria democratica del
nostro Paese". Per il presidente della Regione Stefano
Bonaccini, l'obiettivo della Fondazione è "ribadire ancora una
volta che la memoria è necessaria per salvare il nostro presente
e il nostro domani da progetti eversivi, omissioni, depistaggi".
Soddisfatta la presidente Associazione Parenti delle Vittime
della Strage di Ustica, Daria Bonfietti che vede realizzarsi il
sogno di "un Centro Culturale permanente per la città, che
sappia aprirsi ad altre realtà nazionali ed internazionali sui
temi della storia e della memoria".
La Fondazione si doterà di un Comitato d'Onore per
l'indirizzo dell'attività; la gestione del museo resterà al
Settore Musei Civici di Bologna, con i costi operativi di
gestione di 80 mila euro all'anno a carico del Comune, cui va
aggiunto un conferimento iniziale una tantum di 25 mila euro. La
Regione contribuirà al patrimonio della Fondazione con 25 mila
euro, poi 125 mila euro per il 2024, 150 mila euro per il 2025 e
altrettanti per il 2026.
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