E' stato l'affetto per il suo cane
a incastrare Francesco Abbinante, il 25enne rampollo e reggente
dell'omonima famiglia malavitosa di Secondigliano, una volta
affiliata al potente clan Di Lauro.
I carabinieri della compagnia di Napoli Stella, coadiuvati nella
fase esecutiva da quelli del Nucleo Investigativo di Napoli, al
termine di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale
Antimafia, l'hanno rintracciato a Castelvolturno, in provincia
di Caserta.
Il cane che ha consentito a militari dell'arma di incastrare il
latitante è un bull terrier che i carabinieri conoscono bene:
quando l'hanno riconosciuto, pattugliando le strade di Castel
Volturno, hanno capito che il latitante, sfuggito al blitz
anticamorra scattato prima di Natale, era da quelle parti.
Le attività di ricerca dei militari si sono concentrate su
una villetta nei pressi della quale era stato visto il
cagnolino: per molti giorni, però, non vengono riscontrati
segnali della sua presenza. Fino a ieri pomeriggio, quando da
una finestra si sporge una persona. E' proprio Francesco
Abbinante: sono bastati pochi secondi ai carabinieri per
riconoscerlo. Il blitz è stato immediato: Abbinante, dichiarato
latitante poco dopo l'Epifania, viene arrestato e trasferito nel
carcere napoletano di Secondigliano.
Non è la prima volta che a incastrare un latitante è l'amore
per gli animali: analoga, infatti, è la storia dell'arresto di
Luigi Cacciapuoti, assicurato alla Giustizia nell'agosto del
2023. Anche in quell'occasione fu un cagnolino a indicare agli
investigatori il covo del ricercato.
La famiglia malavitosa degli Abbinante è stata protagonista
delle sanguinose faide che a Scampia hanno mietuto centinaia di
morti.
Singolare, nel 2006, fu anche l'arresto di un altro Francesco
Abbinante, all'epoca 31enne, elemento di spicco del clan e
parente dell'attuale reggente: i carabinieri del comando
provinciale, seguendo il fattorino incaricato di consegnare 9
pizze, scoprirono l'abitazione dove quel Francesco Abbinante si
nascondeva. I carabinieri lo trovano in un appartamento in via
Fava, nel comune di Marano di Napoli, nascosto nel doppio fondo
di un divano.
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