Dopo le proteste delle studentesse
e degli studenti di numerose Università italiane, anche gli
antropologi si sono mobilitati per sostenere il popolo
Palestinese. E, al posto delle tende, hanno scelto di scrivere
"un lungo e articolato appello pubblico rivolto alle istituzioni
e agli altri Atenei d'Italia". "Antropologə per la Palestina",
antropologə impiegatə fuori e dentro le Università, sono scesi
appunto in campo con un appello che prende il nome proprio dal
loro "gruppo trasversale".
L'appello - è spiegato - mira alla sospensione degli accordi
di collaborazione scientifica con gli Atenei israeliani, "fino a
quando il diritto internazionale non sarà ripristinato",
all'interruzione di ogni forma di collaborazione con istituzioni
e aziende di Israele, e all'avvio di un "deciso intervento delle
autorità governative del nostro Paese e delle istituzioni
universitarie affinché si adoperino in tutte le forma opportune
per l'immediata cessazione del fuoco e del genocidio in atto".
In meno di 24 ore "Antropologə per la Palestina" ha raccolto
- viene affermato - le firme di oltre 200 docenti, ricercatori e
ricercatrici, dottorandi e dottorande dai diversi atenei
italiani e all'estero.
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