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Fatture a detenuti e nullatenenti per una truffa sul superbonus

Fatture a detenuti e nullatenenti per una truffa sul superbonus

Denunciato un imprenditore, sequestri per un milione di euro

CIVITANOVA MARCHE, 29 marzo 2024, 10:11

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Per documentare la realizzazione dei lavori edili, in realtà mai avvenuti, emetteva fatture nei confronti di inconsapevoli persone fisiche, tra cui detenuti, nullatenenti e percettori del reddito di cittadinanza in Italia, e, grazie al meccanismo dello sconto in fattura, otteneva crediti d'imposta per compensare altri debiti tributari o monetizzarli presso intermediari finanziari o banche ignari della provenienza illecita. Sarebbe questo il meccanismo scoperto dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Civitanova Marche che hanno segnalato un imprenditore alla Procura di Macerata per reati fiscali e truffa aggravata finalizzata a conseguire erogazioni pubbliche. Nei confronti dell'indagato, di origine inglese, titolare di un'impresa edile nel Maceratese, il gip di Macerata, condividendo le ipotesi delittuose delineate dalle Fiamme Gialle e su istanza della Procura, il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di un importo pari ad oltre un milione di euro, quale profitto dei reati di truffa e di evasione fiscale.
    I Finanzieri hanno eseguito il provvedimento cautelare reale, sottoponendo a sequestro i conti correnti personali intestati all'indagato e, con l'ausilio dell'Agenzia delle Entrate, i crediti di imposta rinvenuti all'interno del cassetto fiscale dell'imprenditore per un importo pari a 200mila euro. La Guardia di Finanza ha smascherano il meccanismo fraudolento al termine di un'articolata operazione di servizio avviata mediante una preventiva fase investigativa rivolta alla verifica sulla corretta spettanza dei bonus in materia edilizia, previsti dal cosiddetto Decreto Rilancio (Dl n. 34/2020). Gli approfondimenti svolti dai militari hanno permesso di accertare la mancata esecuzione dei lavori edili e che la maggior parte dei destinatari delle fatture risultasse in realtà detenuta, nullatenente ovvero percettrice di reddito di cittadinanza.
    Circostanza che ha privato di fondamento i relativi crediti d'imposta indebitamente maturati.
   

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