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Violenze alla ex, disposta sorveglianza speciale per Guede

Violenze alla ex, disposta sorveglianza speciale per Guede

Il 36enne cittadino ivoriano già condannato in passato per l'omicidio di Meredith Kercher nel novembre del 2007 scarcerato nel 2023

ROMA, 09 febbraio 2024, 17:32

Marco Maffettone

ANSACheck

Rudy Guede - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rudy Guede -     RIPRODUZIONE RISERVATA
Rudy Guede - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sorveglianza speciale per Rudy Guede, il 36 enne cittadino ivoriano già condannato in passato per l'omicidio di Meredith Kercher nel novembre del 2007. Lo ha deciso il tribunale di Roma nell'ambito dell'indagine della Procura di Viterbo nata da una denuncia dell'ex compagna che aveva raccontato di episodi di violenze e abusi da parte dell'uomo. Una vicenda giudiziaria che nel dicembre scorso aveva portato gli inquirenti ad applicare a Guede, tornato libero lo scorso anno dopo circa 13 anni detenzione, il braccialetto elettronico e il divieto di avvicinamento alla ragazza. La Sorveglianza speciale, che durerà 12 mesi, pone ulteriori paletti: Guede ha il divieto di contattare in qualsiasi forma la sua ex compagna, anche via social, e l'obbligo di comunicare al Questore eventuali allontanamenti da Viterbo oltre al divieto di uscire di casa dalle 21.30 alle 6.30 del mattino.

Il cittadino ivoriano è accusato dai pm della Tuscia, coordinati dal procuratore Paolo Auriemma, di vessazioni e violenze nei confronti della sua ex, una ragazza di vent'anni anche lei cittadina straniera ma da alcuni anni in Italia e che alcuni mesi fa ha presentato una denuncia. Secondo l'impianto accusatorio l'uomo avrebbe preso di mia la sua ex compagna arrivando ad aggredirla anche fisicamente. Elementi confermati nel corso dell'indagine che i pm, coordinati dal procuratore Paolo Auriemma, hanno affidato agli uomini della Squadra Mobile. Un quadro allarmante che aveva spinto i titolari del procedimento a sollecitare per Guede gli arresti domiciliari. Una richiesta non accolta, però, dal giudice per le indagini preliminari che il 6 dicembre scorso ha ritenuto sufficiente il divieto di avvicinamento di almeno 500 metri dalla vittima e l'applicazione del dispositivo che consente il controllo elettronico in remoto dei soggetti raggiunti da una misura cautelare. L'indagato è stato anche ascoltato dagli inquirenti.

Un interrogatorio durante il quale ha respinto le accuse affermando di "non ricordare" di aver "mai fatto del male alla fidanzata" Guede resta l'unico condannato per l'omicidio di Meredith. E' stato processato con il rito abbreviato e condannato a 16 anni di reclusione per omicidio in concorso con ignoti, gran parte dei quali scontati nel carcere Mammagialla di Viterbo. Dopo avere scontato la pena è rimasto a vivere nel capoluogo della Tuscia dove aveva trovato lavoro come cameriere in un ristorante e parallelamente collaborava con un centro studi.

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