"Il pur grave atto terroristico" compiuto nel 2006 dagli anarchici delle Fai-Fri alla scuola allievi carabinieri di Fossano (Cuneo) "non può ritenersi avere attentato né essere stato suscettibile di attentare se non in termini modestissimi alla sicurezza di 'una parte' dello Stato". E' per questa ragione che la Corte di Assise di appello di Torino ha riconosciuto l'attenuante del fatto di lieve entità ad Alfredo Cospito, rideterminando la pena finale a 23 anni di reclusione anziché infliggere l'ergastolo come aveva chiesto la procura generale.
I giudici hanno preso atto che, nei passaggi precedenti del processo, a Cospito erano state riconosciute le attenuanti generiche con "decisione ormai irrevocabile", ma hanno deciso di non applicarle della massima estensione per la "mai abbandonata determinazione criminosa" dell'imputato.
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