/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

L'assassinio di Libero Grassi - Dagli archivi dell'ANSA

L'assassinio di Libero Grassi - Dagli archivi dell'ANSA

29 agosto 2021, 13:21

Redazione ANSA

ANSACheck

Il luogo dove l 'imprenditore Libero Grassi è stato ucciso dalla mafia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il luogo dove l 'imprenditore Libero Grassi è stato  ucciso dalla mafia - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il luogo dove l 'imprenditore Libero Grassi è stato ucciso dalla mafia - RIPRODUZIONE RISERVATA

Documento: 19910829 03190
ZCZC048/0B
U CRO S0B S45 QBKS
MAFIA: ASSASSINATO INDUSTRIALE A PALERMO
L' industriale Libero Grassi, che
di recente si era rifiutato di pagare la ''protezione'' al
racket delle estorsioni e non aveva esitato a schierarsi
pubblicamente contro la mafia, e' stato assassinato stamattina
poco dopo le 7,30 a Palermo. Grassi e' stato ucciso con tre
colpi di pistola mentre usciva da casa nella centrale via
D'Annunzio. (SEGUE).
RV
29-AGO-91 09:23 NNNN
ZCZC068/0B
U CRO S0B S45 QBKS
MAFIA: ASSASSINATO INDUSTRIALE A PALERMO (2)
Gli assassini sono fuggiti subito
dopo aver colpito ripetutamente la vittima, raggiunta anche alla
testa. Secondo i primi sommari accertamenti, Grassi che aveva 61
anni e' morto all' istante. Polizia e carabinieri, che hanno
ricevuto le segnalazioni poco dopo l' agguato, hanno avviato le
indagini in direzione dei gruppi mafiosi interessati ai
taglieggiamenti.
Titolare di un' azienda che produce biancheria e capi di
abbigliamento, con una quarantina di dipendenti in via Tahon di
Revel alle pendici del Monte Pellegrino, Libero Grassi dopo aver
denunciato di essere stato gravemente minacciato aveva sostenuto
che sarebbe stato preferibile morire piuttosto che pagare,
piegandosi al ricatto dei mafiosi.
Membro del comitato regionale del PRI e contemporaneamente
esponente radicale, Grassi in passato fu anche consigliere d'
amministrazione dell' Azienda municipale del Gas. Figlio di un
agiato commerciante di tappeti, Grassi era considerato un
imprenditore tenace e colto. Accanto a lui, dopo la sua
denuncia, si erano schierati i dirigenti degli organismi degli
industriali. Il prefetto Mario Iovine aveva assicurato a Grassi
il completo e solidale appoggio delle istituzioni. (SEGUE).
RV
29-AGO-91 09:56 NNNN
ZCZC116/0B
U CRO S0B S45 QBKS
MAFIA: ASSASSINATO INDUSTRIALE A PALERMO (3)
Grassi, titolare della fabbrica di
biancheria intima ''Sigma'', aveva ricevuto nel gennaio scorso
richieste di denaro da un personaggio che, presentandosi come
''geometra Anzalone'', sosteneva di essere stato incaricato di
trovare finanziamenti ''per i picciotti detenuti all'
Ucciardone''. Le denunce dell' industriale avevano provocato,
nel mese di marzo, l' arresto di sei persone collegate, secondo
l' accusa, a un' organizzazione che imponeva il ''pizzo''
a industriali e commercianti palermitani e che avrebbe avuto
ramificazioni nell' agrigentino. Nel corso delle indagini, era
stato arrestato due mesi fa Calogero Spina, 44 anni, figlio di
Raffaele capo della cosca del rione Noce. Calogero Spina,
bloccato davanti alla sua macelleria in via Belgio, avrebbe
guidato il gruppo mafioso che da tempo taglieggiava Grassi e
altri operatori economici. Prima di Spina erano stati arrestati,
Andrea Ferrantelli, Gaetano e Antonio Avitabile, Domenico
Amabile, Antonino Moncada e Antonino Morana.
Alcuni giorni dopo le denunce di Grassi e gli arresti
compiuti dalla squadra mobile, in un padiglione della ''Sigma''
erano stati fermati due nomadi sospettati di essere penetrati
nella fabbrica per piazzare un ordigno. Ma l' ipotesi non trovo'
alcun riscontro e i due furono scarcerati. (SEGUE).
XNI/LU
29-AGO-91 12:08 NNNN
ZCZC148/0B
R CRO S0B S45 QBKS
MAFIA: ASSASSINATO INDUSTRIALE A PALERMO (4)
Alcune persone sospette sono state
accompagnate negli uffici della squadra mobile per essere
interrogate. Sono stati controllati i loro alibi. Gli
investigatori considerano gli indiziati vicini alle sette
persone arrestate dopo la denuncia sporta il 10 gennaio
scorso da Grassi ai carabinieri della compagnia di San
Lorenzo e alla stampa.
In un comunicato diffuso dal questore Vito Plantone e' detto
che, dopo la denuncia erano stati subito disposti e sono in
corso servizi di vigilanza fissa presso l' azienda disimpegnati
a turno da polizia e carabinieri. ''Per quanto riguarda le
misure di protezione individuali - prosegue la nota a proposito
della scorta che la vittima non aveva - Grassi, pur
ripetutamente contattato da personale della Questura, aveva
sempre rifiutato qualsiasi forma di tutela anche per motivi
personali. Pur tuttavia erano stati disposti servizi di
vigilanza generica con l' intesa che, a sua richiesta, sarebbero
scattate altre opportune misure''.
La moglie e i due figli di Grassi (che aveva 67 e non 61 anni
come detto erroneamente prima) sono stati ascoltati dagli
investigatori, la cui azione e' coordinata dal sostituto
procuratore della Repubblica Vittorio Teresi. ''In questa citta'
- ha detto il giudice - si colpisce uno e si intimidiscono al
contempo altre 100 persone''.
RV
29-AGO-91 12:59 NNNN
ZCZC292/0B
U CRO S0B S45 QBKS
MAFIA: ASSASSINATO INDUSTRIALE A PALERMO (5)
Calogero Spina e gli altri sei
arrestati per il tentativo di estorsione a Grassi hanno ottenuto
gli arresti domiciliari in attesa di essere processati. Le
indagini hanno rivelato un collegamento con la vicenda di
Antonio Madonia, figlio del boss Francesco capo della cosca di
Palermo-ovest. Dopo una lunga latitanza, Antonino Madonia era
stato arrestato in un appartamento della zona residenziale della
citta'. Nel rifugio del giovane fu trovato un anno e mezzo fa un
''libro mastro'' nel quale era annotata con precisione la
contabilita' delle estorsioni. Nel registro era anche riportato
il nome di Antonio Avitabile, 24 anni, detto ''u marmuraru''.
Secondo la polizia, al giovane sarebbe stato assegnato il ruolo
di ''esattore'' del gruppo.
Successivamente Avitabile e gli altri cinque arrestati furono
coinvolti in un tentativo di estorsione ai danni di Salvatore
Cipolla, imprenditore edile di Aragona, in provincia di
Agrigento. Le fasi culminanti del ricatto furono registrate e
fotografate. Per questa vicenda Avitabile e' stato condannato un
mese fa a quattro anni di reclusione e gli altri a pene comprese
tre anni e due mesi e tre anni e otto mesi.
XNI/TL
29-AGO-91 16:36 NNNN
ZCZC339/0B
U CRO S45 S0B QBKS
MAFIA: UCCISO INDUSTRIALE CHE DISSE NO AL 'PIZZO'/ ANNUNCIATO
La mafia ha ucciso Libero Grassi,
un industriale di 67 anni, divenuto uno dei simboli della
resistenza di Palermo alla criminalita' organizzata. Grassi
produceva abbigliamento intimo, aveva un piccolo stabilimento
con cento dipendenti, dietro uffici decentrati della prefettura.
Due sicari lo attendevano alle 7,30 in via D' Annunzio, sotto
casa, al centro di Palermo, e gli si sono accostati,
sparandogli alla testa a bruciapelo con pistole di grosso
calibro. Da gennaio scorso Grassi era un simbolo, soprattutto
per gli operatori economici che rifiutano ''protezione'' e di
pagare il ''pizzo''. Grassi aveva compiuto una scelta: allo
''zio Serafino'', al ''geometra Anzalone'' che al telefono gli
consigliavano di piegarsi versando 100 milioni, aveva risposto
come Cambronne. Allora lo avevano ''avvisato'', rapinandolo con
grande spiegamento di forze, per dirgli ''vedi possiamo colpirti
come e quando vogliamo''. E Grassi aveva replicato denunciato,
fornendo elementi utili alle indagini. Sette persone erano
state cosi' arrestate. Grassi diceva pacatamente: ''Non sono un
eroe. Ho fatto solo il mio mestiere, che e' restare dentro il
mercato, come da quaranta anni. Inutile pagare, seguono altre
richieste. Non mi faccio espropriare della liberta' d'impresa''.
Il questore voleva imporgli la scorta, ma aveva rifiutato:
''non posso andare a vendere - diceva - seguito da angeli
custodi. La scorta e' un lusso eccessivo per me''. (SEGUE).
GAL
29-AGO-91 17:36 NNNN
ZCZC350/0B
U CRO S45 S0B QBKS
MAFIA: UCCISO INDUSTRIALE CHE DISSE NO AL 'PIZZO'/ ANNUNCIATO(2)
Cosi' davanti e dentro alla sua
azienda, la Sigma, c'era una continua vigilanza, ma lui
circolava liberamente. Con la polizia si era impegnato tuttavia
a segnalare ogni indizio di pericolo.
Tanti fiori sono stati deposti dove Grassi e' stato ucciso.
Gli operai hanno appeso un fascio di gladioli rossi ai cancelli
della fabbrica. Alla famiglia Grassi il capo dello Stato ha
testimoniato nel pomeriggio il cordoglio nazionale. La vedova
dell' industriale ha detto ai cronisti: ''Le parole non
servono. Tutto quello che avevamo da dire lo abbiamo detto con
una vita''. Il figlio Davide, 34 anni, ha annunciato che la
Sigma tornera' a produrre lunedi' ed ha aggiunto: ''Lo Stato
non ha abbandonato mio padre, che diceva di avere ricevuto piu'
solidarieta' di quanto si attendesse''. Molte e sgomente le
reazioni: tutti sollecitano una piu' incisiva lotta alla mafia.
Tra le tante quelle dell' Acio, associazione tra imprenditori
messinesi per combattere il racket, sorta nello spirito
propagandato da Grassi. L' Acio ha denunciato 18 presunti
estortori ed il suo presidente, Gaetano Grasso, ha detto:
''Questo delitto ce lo sentiamo addosso''. L' inchiesta e'
diretta dal sostituto procuratore Vittorio Teresi che durante
il sopralluogo il detto: ''La mafia seleziona gli obiettivi, ne
colpisce uno per educarne cento. L' uccisione di quest' uomo
spezza l' illusione di vivere in una citta' diversa''.
GAL
29-AGO-91 17:49 NNNN
ZCZC362/0B
U CRO S0B S45 QBKS
MAFIA: ASSASSINATO INDUSTRIALE A PALERMO, COSA DICEVA
''Non mi sento moralista ne'
apostolo e tanto meno Don Chisciotte. Vado avanti per la mia
strada''. ''Arrendermi? Mai. Sono persuaso che in Sicilia vi
siano le condizioni per affrancare l' industria dalla pressione
mafiosa''. Sono queste alcune delle dichirazioni fatte da Libero
Grassi e pubblicate nell' aprile scorso dal quotidiano ''L'
Ora''.Grassi denuncio' che l' Associazione industriali non
aveva preso una ''posizione chiara'' sulle estorsioni e lui
aveva minacciato di dimettersi. L' industriale aveva parlato di
'' una valanga di telefonate a tutte le ore del giorno e della
notte con minacce di ogni tipo'' e aveva aggiunto che i
taglieggiatori erano ''inferociti verso di me''. E aveva
aggiunto: ''So che dopo le mie denunce e l' arresto di alcuni
taglieggiatori qualche imprenditore si e' preso di coraggio e ha
rifiutato di pagare.Comincia a essere imbarazzante il fatto di
apparire all' opinione pubblica come i finanziatori della
mafia e molti a questo punto preferiscono ribellarsi. Per
questo i ragionieri del 'pizzo' ce l' hanno con me''. ''
Secondo me - aveva aggiunto - essere intimoriti o collusi sul
piano operativo e' la stessa cosa.Alcuni confessano di
subire per paura, altri vantano conoscenze fra i 'pezzi da 90''
. (SEGUE).
RV/
29-AGO-91 18:03 NNNN
ZCZC363/0B
U CRO S0B S45 QBKS
MAFIA: ASSASSINATO INDUSTRIALE A PALERMO: COSA DICEVA (2)
Libero Grassi, sostenendo di non
poter cancellare un impegno esplicitato nell' arco di 40 anni,
aveva riconosciuto che il suo rifiuto di pagare ''incide
notevolmente sul complesso sistema dei rapporti tra i mafiosi e
gli imprenditori e rappresenta un precedente pericoloso. Io sono
il simbolo vivente di una ribellione che e' possibile per
tutti''. E, come con una premonizione sul suo destino, aveva
osservato subito dopo ''e' chiaro che il racket deve in
qualche modo reagire, deve risolvere un problema di recupero
della credibilita'''. Dei suoi colleghi aveva detto''Lo so che
pagano tutti'' e aveva definito ''catastrofiche'' le conseguenze
della recente sentenza con la quale a Catania alcuni
imprenditori sono stati assolti per aver agito in stato di
necessita' dopo essere stati riconosciuti contigui o in qualche
caso collusi con mafiosi. ''E' la legittimazione giuridica -
aveva detto - dei rapporti di convivenza-connivenza tra
imprenditore e mafioso''.
RV/
29-AGO-91 18:04 NNNN

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza